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Anche quest’anno la casa editrice Polistampa festeggia il Natale ospitando un grande dell’arte contemporanea. La mostra di Luca Alinari intitolata Un posto scomodo per dipingere quadri sarà aperta a Firenze presso la Galleria

Ancora una mostra fiorentina a ingresso gratuito che vale la pena vedere.
Come ormai consuetudine, la casa editrice Polistampa regala per Natale una grande mostra di arte contemporanea e quest’anno, alla Galleria Pio Fedi, è protagonista Luca Alinari con Un posto scomodo per dipingere quadri dove sono esposti per la prima volta una ventina di grandi “resina e acrilico su tela”.



La caratteristica Galleria è ricavata nella chiesa di Santa Chiara, eretta nel 1493 da Giuliano da Sangallo, sconsacrata in epoca napoleonica, ha il nome dello scultore Pio Fedi (Viterbo, 7 giugno 1816 – Firenze, 31 maggio 1892)  che l’aveva adibita a studio e gli elementi del passato (tra cui un affresco di Giandomenico Ferretti appena riportato alla luce e restaurato dagli studenti dell’UIA, coordinati da Guido Botticelli) sono divenuti cornice per grandi mostre di artisti contemporanei.
Appassionato di arte, Mauro Pagliai fondatore nel 1965 della casa editrice,  nel 1996 al termine del restauro, scelse di adibire gli spazi a una mostra d’arte e da allora, nel periodo delle festività natalizie, hanno esposto nomi come Scatizzi, Loffredo, Possenti, Guarnieri, Annigoni e Talani.
Quest’anno scoprirete un fiorentino, Luca Alinari, classe 1943, il cui Autoritratto è stato  acquisito nel 1999 dalla Galleria degli Uffizi.
Di lui, Giovanni Faccenda focalizza: “Molto di quanto caratterizza l’opera di Luca Alinari, almeno in questa sua eccellente stagione creativa, deve essere ricondotto alla predilezione che egli ha sempre avuto per l’arte antica. Il Museo, prima ancora di rappresentare la sublime dimora, mèta di alcune sue frequentazioni ideali, è il simposio dove si celebra il confronto, titanico, tra i giganti della pittura”.



E ancora: “È un idioma toscano, piuttosto che fiorentino, il suo, a giudicare da alcune inflessioni senesi che ci riconducono alla lingua di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, più chiara negli accenti rispetto a quella di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, Rosso Fiorentino e Pontormo, che pure riecheggia in varie espressioni tipiche della pronuncia di Alinari”.

Nel 1969 la sua prima esposizione, da allora molte altre, sia in Italia che all’estero e, fra queste, a Palazzo Vecchio a Firenze (1986), a Palazzo Reale a Milano (1993) e al Museo d’Arte Contemporanea «Villa Croce» a Genova (1995).
Da segnalare anche le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 1982 e alla Quadriennale di Roma del 1986. 
A corredo della mostra il calendario Polistampa giunto alla tredicesima edizione, che riproduce capolavori di Alinari per la copertina e i dodici mesi del 2009.Fino al 31 dicembre 2008
Oraio 16-20 tutti i giorni esclusi Natale e Santo Stefano
Data recensione: 22/12/2008
Testata Giornalistica: Arte e Arti
Autore: ––