chiudi

Davvero inconsueta, ma piacevole, l’inaugurazione della mostra “Colazione da Maranghi. Forme, colori, superfici”, che si è tenuta la mattina dell’8 dicembre nel Salone Brunelleschi dello Spedale degli Innocenti a Firenze: in

Davvero inconsueta, ma piacevole, l’inaugurazione della mostra “Colazione da Maranghi. Forme, colori, superfici”, che si è tenuta la mattina dell’8 dicembre nel Salone Brunelleschi dello Spedale degli Innocenti a Firenze: in uno spazio interattivo il pubblico è divenuto parte stessa della scena, in una serie infinita di tazze, caffettiere, latte e cornetti, il tutto allietato dalle dolci note eseguite dal vivo da Giovanni Pontoni, di bianco vestito, così come bianco era anche il suo pianoforte. Massaie in grembiulino bianco e pettinatura stile primo ‘900 hanno servito le vettovaglie classiche della prima colazione italiana, mentre tutt’intorno si “spiegavano”, in pannelli che riproducevano pagine giganti di calendario, dodici dipinti 80x80, realizzati con tecniche diverse dal pittore toscano Giovanni Maranghi. Tre gli elementi ricorrenti in queste opere: la tazza, la zuccheriera e la lattiera, che assumono di volta in volta forme diverse, sospese tra umano ed inanimato. Perché i quadri sono su pagine di calendario? Perché la Casa Editrice Polistampa ha partecipato alla realizzazione dell’evento e nell’occasione ha stampato il suo tradizionale calendario, dedicato ogni anno ad un artista diverso. L’evento espositivo, che sarà visitabile solo fino al 12 dicembre, con orario 10-18 ed ingresso gratuito, è stato fortemente voluto da Paolo Bambagioni, presidente della Mukki Latte, che intende così entrare nel complesso mondo dell’arte, creando una partnership che si preannuncia foriera di sorprese e di iniziative di marketing molto interessanti. L’azienda, condivisa dai Comuni di Firenze, Pistoia e Livorno, ha un fatturato di 100 milioni di euro l’anno ed impiega un migliaio di persone in totale, ma non vuole esprimere soltanto valori economici, ma pure sociali. Perciò nasce oggi “MuSA”, che significa Mukki Spazio Arte: ogni anno sarà scelto un artista contemporaneo che dovrà esprimere la sua arte basandosi sui valori della Mukki. Quindi, non solo alta qualità del latte, che viene sempre sottoposto a numerosi ed accurati controlli, ma anche valori come tradizione, condivisione, solidarietà, presa di coscienza dell’arte contemporanea, che deve guardare avanti, ma sempre con un occhio rivolto al passato. Per “Colazione da Maranghi” preziosa si è rivelata la collaborazione con Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, che da sei secoli si occupa di bambini, i primi fruitori della bianca bevanda. L’acronimo MuSA ricorda quello del Museo degli Innocenti, MUDI, attualmente in fase di ristrutturazione. Quattro le sezioni della mostra, non propriamente le classiche stagioni: nelle intenzioni di Maranghi, pittore più abituato ai soggetti femminili, sospesi tra realtà e sogno, si tratta piuttosto di quattro momenti performativi, creati per conferire movimento agli oggetti, che altrimenti risulterebbero troppo statici, monotoni. In una sezione prevale la ricerca sulla luce (“Macchiato in tazza”, “Caldo con miele”), in un’altra, (“Caldo caldo”, “Gran crema” prevale lo studio di superfici. “Mattino in famiglia” e “Cioccolato con panna” manifestano maggiore attenzione al segno, mentre “Tazza ideale” e “Buongiorno” mostrano accese cromie. Quattro sono pure le tecniche utilizzate: acrilico e grafite su tavola in chiaroscuro, collage su tavola con linee verticali, encausto, una tecnica antichissima (forse risalente all’epoca etrusca) realizzata con colori diluiti con cera fusa applicata a caldo, resina su gomma, tecnica definita dall’artista “industriale e legata al mondo della moda”. Il tema della colazione, più volte affrontato dagli impressionisti, vuole essere lo spunto a prestare maggiore attenzione ai piccoli gesti, alle piccole cose del nostro vivere quotidiano, che spesso trascuriamo, presi come siamo dal vortice della frenesia: come afferma il critico Maurizio Vanni, si tratta di un invito a riappropriarci di ritmi più lenti e di maggiore condivisione di momenti con gli altri. Quindi, per il 2009 ci attendono quattro volti di donna, primi piani di donna, quattro tazze, quattro calici: tutto il mondo di Maranghi per far scorrere al meglio i giorni e i mesi del prossimo anno. Le opere, donate da Maranghi alla Mukki, saranno vendute a scopo benefico: l’intero ricavato infatti sarà destinato alla Fondazione Agata Smeralda, all’Istituto degli Innocenti e all’Ospedale Meyer.
Data recensione: 12/12/2008
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: Nicoletta Curradi