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Il Premio letterario Tagete, organizzato dall’omonima associazione di scrittori aretini e giunto alla 10° edizione, ha lo scopo di mantenere viva la tradizione culturale, artistica, storica e scientifica del territorio

AREZZO - Il Premio letterario Tagete, organizzato dall’omonima associazione di scrittori aretini e giunto alla 10° edizione, ha lo scopo di mantenere viva la tradizione culturale, artistica, storica e scientifica del territorio provinciale, valorizzando e promuovendo la produzione letteraria avente per oggetto la realtà del territorio aretino oppure prodotta da autori aretini. Il concorso si articola nelle tre sezioni di Poesia, Narrativa e Saggistica, alle quali se ne aggiunge una dedicata alle opere in vernacolo aretino; l’autore dell’opera vincitrice di ciascuna delle tre sezioni viene premiato con una statuetta artistica raffigurante il Tagete. Giovedì 11 dicembre, presso la Sala dei Grandi della Provincia, avverrà la premiazione, alla quale sono invitati tutti i simpatizzanti oltre agli iscritti all’associazione Tagete. La Commissione incaricata della valutazione non ha ritenuto di assegnare alcun premio alla sezione poesia, perché le opere pervenute non sono risultate valide con le norme del regolamento del concorso. Per la narrativa si sono distinte le pubblicazioni:
La Moschea di San Marco, di Pier Francesco Prosperi, ed. Bietti, Milano
L’ombra nera del lupo, di Mario Sapia, ed. Olimpia, Sesto Fiorentino. Per la sezione saggistica è stata segnalata l’opera:
Le nuvole non chiedono permesso, di Tito Barbini, Ed Polistampa, Firenze
e quindi a pari merito:
Lucignano, fonti, pozzi e lavatoi del passato, di Francesco Pizzolato, ed. Pacini, Pisa
E vidi correr giostra, di Roberto Parnetti, Gruppo Genesi, ed. Cerbara, Perugia Durante la cerimonia, in base al regolamento del concorso, verrà assegnato anche il Premio per l’opera Omnia a un noto scrittore aretino.
Data recensione: 13/12/2008
Testata Giornalistica: Nuovo Corriere aretino
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