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Oggi, lunedì 8 dicembre, a partire dalle 9.30 il Salone Brunelleschi dello Spedale degli Innocenti (piazza SS. Annunziata 12, Firenze) sarà palcoscenico di un originale momento performativo, mix di due situazioni

Oggi, lunedì 8 dicembre, a partire dalle 9.30 il Salone Brunelleschi dello Spedale degli Innocenti (piazza SS. Annunziata 12, Firenze) sarà palcoscenico di un originale momento performativo, mix di due situazioni ben diverse: l’inaugurazione della mostra di un affermato artista contemporaneo come Giovanni Maranghi e l’importante appuntamento quotidiano della prima colazione. Esclusivissima, perché strettamente su invito, la colazione darà il via a una mostra in realtà visitabile da domani fino al 12 dicembre con orario 10.00 - 18.00 e ingresso libero. Colazione da Maranghi è un evento voluto dalla Mukki Latte, ideato dal pittore stesso, con supervisione artistica di Maurizio Vanni e realizzato dalla Polistampa di Mauro Pagliai in collaborazione con Mukki Spazio Arte, MuSA, nuovo format il cui intento è promuovere quegli artisti che interpreteranno i temi del latte e della prima colazione con la propria creatività e sensibilità.In uno spazio interattivo in cui il pubblico è parte stessa della scena, in un turbinio di tazze, latte, cornetti e con musica eseguita dal vivo da Giovanni Pontoni al pianoforte bianco, massaie in vestaglia e chignon stile primo Novecento serviranno prodotti tradizionali intorno a due grandi banconi centrali. Tutt’intorno dodici dipinti 80x80, ciascuno “impaginato” al centro di un pannello riproducente una gigante pagina di calendario. Tre i personaggi attorno cui ruoteranno i dipinti: la tazza, la zuccheriera e il contenitore per il latte che assumono fisionomie dai tratti peculiari ingigantiti e ironici, in uno scambio reciproco tra umano e inanimato in cui il confine è così sottile da non esser percepito. Quattro, come le stagioni, le sezioni della mostra che corrispondono alle diverse tecniche utilizzate da Maranghi: acrilico e grafite su tavola in un gioco di chiaroscuro; collage su tavola con piccole linee verticali; encausto (tecnica pittorica antica consistente nell’uso di colori diluiti con cera fusa e applicata a caldo) su tavola; resina su gomma. Dopo aver condiviso il momento della colazione e l’universo artistico maranghiano con gli intervenuti, il presidente Paolo Bambagioni consegnerà il calendario 2009 riproducente l’allestimento espositivo. Maranghi, afferma Maurizio Vanni, “si spinge oltre i confini del reale, entra in modo lucido nel regno dei sogni e delle illusioni, ma senza mai perdere di vista la ragione”. Ciò che qui ha saputo concretizzare è un’innovativa pausa di nutrimento per la mente e per lo stomaco, eleggendo l’arte – alla stessa stregua di cappuccino e brioche – a elemento principe di apporto energetico alle nostre frenetiche vite. Con Colazione da Maranghi è sovvertita la tradizione che vorrebbe il vernissage di pomeriggio, il pubblico come mero spettatore e le opere come uniche protagoniste, ma soprattutto è riscoperta e recuperata la tradizione del primo pasto quotidiano, non solo grazie a ingredienti sani come il latte, ma anche tramite l’arte che ci stimola a riappropriarci di ritmi più lenti e di maggiori momenti di condivisione con gli altri.
Data recensione: 08/12/2008
Testata Giornalistica: Exibart
Autore: Irene Gherardotti