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La casa editrice più amata dai politici toscani è la Polistampa di Mauro Pagliai, 233 titoli nel 2007. Tra i suoi autori politici l’elenco è lungo e variegato: tra protagonisti della prima Repubblica come Giovanni Spadolini

 La casa editrice più amata dai politici toscani è la Polistampa di Mauro Pagliai, 233 titoli nel 2007. Tra i suoi autori politici l’elenco è lungo e variegato: tra protagonisti della prima Repubblica come Giovanni Spadolini e Lelio Lagorio a leader toscani attuali come Vannino Chiti e il presidente del Consiglio regionale Nencini.Forse scelgono voi perché è più facile ottenere il sì, magari dietro pagamento?“La sua domanda contiene due affermazioni false”, puntualizza un po’ risentito Antonio Pagliai, 36 anni, figlio del patron, che si occupa di ufficio stampa e dell’editing dei libri.Perché false?“Intanto pubblicare da noi non è facile. Quando un libro non ci piace non abbiamo imbarazzo a dire di no. Anche se l’autore è un politico importante”.I soldi?“Ci comportiamo né più né meno come gli altri editori: paghiamo i diritti d’autore. In genere l’8 per cento su ogni libro venduto. A chi più, a chi meno, in base all’importanza anche commerciale del libro”.Dunque, mai nessuno che viene e dice: mi pubblichi e io pago?“Ripeto, un libro ci deve piacere. Altrimenti rispondiamo: no, grazie. Dopodiché è chiaro che c’è autore e autore. Se l’argomento è interessante ma per addetti ai lavori pretendiamo dall’autore che si dia da fare con presentazioni e altri sostegni alla vendita”.Qual è il politico più venduto?“Di gran lunga Riccardo Nencini con il suo libro sulla Fallaci. Pensiamo di venderlo anche all’estero. Nencini sa scrivere molto bene. Lo considero uno scrittore. Che di mestiere fa il politico”.La sorpresa?“L’ex assessore regionale Tito Barbini. Le sue Nuvole non chiedono permesso hanno venuto 6mila copie: un successone. Imprevisto”.La delusione?“Ci aspettavamo di più dal libro che Vannino Chiti ha scritto insieme a Michele Ciliberto su Un’idea dell’Italia”.L’ex ministro della Difesa Lagorio?“Il suo L’ora di Austerlitz è andato bene”.Quand’è che un libro va bene?“Quando riesce a vendere almeno 3mila copie”.Perché avete grande attenzione per i libri scritti dai politici?“Perché hanno una marcia in più. E’ come se avessero due mercati. Quello dei lettori normali e quello degli elettori. Uno compra Nencini perché scrive bene, ma forse anche perché gli piace come politico”.Un sogno nel cassetto?“Per la verità, almeno due. Giuliano Ferrara e Marco Pannella. Li sto corteggiando da molto tempo. Vorrei scrivessero per noi libri su aborto, eutanasia, temi di questa profondità. Mi hanno risposto che ci stanno pensando...”
Data recensione: 09/11/2008
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Mario Lancisi