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Un tempo refettorio delle terziarie francescane del Convento di Sant’Onofrio, il Cenacolo di Fuligno ospiterà la singolare mostra Fantasia in convento. Tesori di carta e stucco dal Seicento all’Ottocento

Roma, 31 ott (Velino) - Un tempo refettorio delle terziarie francescane del Convento di Sant’Onofrio, il Cenacolo di Fuligno ospiterà la singolare mostra Fantasia in convento. Tesori di carta e stucco dal Seicento all’Ottocento, che sarà inaugurata oggi pomeriggio alle ore 17 e resterà aperta dal 1° novembre 2008 al 6 gennaio 2009. Ideata da Eve Borsook e Barbara Schleicher e diretta da Rosanna Caterina Proto Pisani, l’esposizione è stata promossa e organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze e realizzata da Eventi Polistampa, grazie ai generosi finanziamenti di Axa Art Service Assicurazioni, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e The Darcy and Treacy Beyer Foundations. “Si tratta di una mostra originale e che suscita curiosità – dichiara Cristina Acidini. Lo scopo è diffondere la conoscenza e risvegliare la sensibilità per opere povere per i materiali, ma ricche per estro e fantasia, qualità che le rendono testimonianze preziose della nostra civiltà”. Protagonisti dell’evento saranno infatti i papiers roulés e le paste di reliquie, manufatti pressoché sconosciuti e dei quali – nel caso degli esemplari italiani – si ignora la provenienza, privi attualmente di tutela e con il rischio della perdita totale di un interessante settore del nostro patrimonio storico-artistico. La mostra, articolata in tre sezioni, presenta una ricca campionatura di 119 oggetti: più di un centinaio di opere, provenienti dall’Italia, ma anche da altri paesi europei. Nella prima sono esposti i papiers roulés, lavori con strisce di carta dorata e colorata, eseguiti con arnesi particolari che incorniciano immagini sacre o Agnus Dei, ovali formati dalla cera del cero pasquale dell’anno precedente, mescolata talvolta con le ceneri dei santi martiri. La seconda sezione è dedicata alle paste di reliquie, rilievi in uno stucco speciale fatto di ossa tritate prelevate dalle catacombe romane con aggiunta di un legante, versato poi in una matrice per creare figure e rilievi con immagini e scene sacre dipinte con colori smaglianti e ornate di materie vitree luccicanti, trasformando manufatti di natura quasi macabra in oggetti allegri e gioiosi. La terza sezione presenta esemplari in papier roulé e paste di reliquie provenienti da vari paesi europei, soprattutto da Francia e Germania ove questi oggetti godono di maggiore considerazione e tutela, testimoniando la loro diffusione nei conventi europei.
Queste opere – qui messe a confronto con altre in argento, legno intagliato e tessuti ricamati – sono state eseguite “fuori dal mondo”, ma i riccioli di carta dorata, i giardini del Paradiso, gli eleganti tempietti e altaroli che racchiudono, su fondi raffinati foderati di camoscio o di raso, le immagini sacre decorate da perline di vetro, paillettes, specchi, ci restituiscono il colore e la gioia della vita.
Data recensione: 31/10/2008
Testata Giornalistica: Il Velino
Autore: ––