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Un’educazione sentimentale, un percorso di formazione emotiva e di esplorazione sessuale vissuto con innocenza maliziosa, con una pudicizia incline alla scoperta. Lisa - timida

CULTURA
Il fiorentino Duccio Magnelli racconta nel suo romanzo d’esordio i turbamenti emotivi e le scoperte sessuali di una studentessa universitaria. La passione per Susy e la violenza di Luca ne "Gli appunti di Lisa", promettente opera di genere erotico

Un’educazione sentimentale, un percorso di formazione emotiva e di esplorazione sessuale vissuto con innocenza maliziosa, con una pudicizia incline alla scoperta. Lisa - timida studentessa di medicina che scopre le proprie pulsioni davanti a un’altra donna e subisce la sessualità meramente fisica di un ragazzo - non è sfacciata come la Lolita di Vladimir Nabokov. Piuttosto ha quel velo di candore che ricorda la Emmanuelle di Eric Losfeld. Affronta le situazioni con nervosa indecisione, si comporta spesso in modo impacciato, ma intanto cresce e si fa adulta nel passaggio dalla vita di provincia, e di famiglia con due genitori litigiosi e frustrati, alle tentazioni e alle ambiguità metropolitane. Lisa non vorrebbe uscire dal guscio protettivo del menage da liceale. Poi gli esami di maturità, tutto cambia e allora eccola alle prese con una vita diversa, da sola, in affitto. Un appartamento, due compagne, Clara e Susy. E sarà proprio Susy a farle scoprire come si associa l’orgasmo all’amore.

Il fiorentino Duccio Magnelli, scrittore, farmacista, edicolante e musicista insieme, ce lo racconta con prosa regolare e piana nel suo romanzo d’esordio, "Gli appunti di Lisa". La narrazione procede senza asperità e senza preziosismi o ricercatezze lessicali. Come è giusto che sia proprio perché si tratta di "appunti": è Lisa che scrive un diario, la Lisa adulta, medico affermato, moglie a sua volta frustrata e madre esausta, che si concede una notte di ribellione, un momento di pausa, per riflettere su se stessa e ricordare. Rievocare gli anni dell’università, le due ragazze con cui ha condiviso l’appartamento, i genitori, le prime, traumatiche, esperienze sessuali. Ma soprattutto il suo primo amore, tanto saffico quanto vero: Susy appunto. Il "pamphlet" di Magnelli rientra appieno nel genero erotico, ma la descrizione delle azioni di sesso, pur non risparmiandosi in particolari, non è mai analiticamente morbosa come nel romanzo di Losfeld. C’è sempre una patina di pudore: che poi è il pudore timoroso della Lisa studentessa, spia di una sessualità non risolta.

Davanti al mare grigio, in una fredda giornata invernale, una donna adulta riflette sugli obblighi e le incombenze del proprio ruolo familiare e sociale, della propria "casella" nel sistema. E intanto inizia un viaggio interiore nel tentativo di sciogliere un nodo irrisolto della sua vita, lontano nel tempo ma vicino nel ricordo. Fra passioni forti e sussulti di coscienza, in un precario equilibrio tra passato e presente, Lisa assiste così a una sorta di film a cui avrebbe forse voluto cambiare il finale. Eh sì, perché, ci dice Magnelli, a un certo punto il tempo scade. E scade per tutto nella vita.
Il treno è già passato e Lisa lo sa.
Data recensione: 01/09/2005
Testata Giornalistica: RomaOne
Autore: Ulisse Spinnato Vega