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Il libro di Paolo Ciampi «Gli occhi di Salgari. Avventure e scoperte di Odoardo Beccari, viaggiatore fiorentino» (Edizioni Polistampa, pagine 304, euro 18) espone ampiamente un fatto curioso e interessante. E’

Il libro di Paolo Ciampi «Gli occhi di Salgari. Avventure e scoperte di Odoardo Beccari, viaggiatore fiorentino» (Edizioni Polistampa, pagine 304, euro 18) espone ampiamente un fatto curioso e interessante. E’ noto che Emilio Salgari illustrò le foreste di Borneo, teatro delle avventure di Sandokan e dei suoi «tigrotti», con tale dovizia di particolari da far pensare che il romanziere le abbia esplorate personalmente. E’ noto invece che mai oltrepassò l’Adriatico. Le descrizioni di fiori, animali, piante di quei lontani paesi, Salgari le riprese molto volentieri dai resoconti e dalle lettere che Beccari scriveva dalla giungla. Fra l’altro uno dei personaggi «inventati» dal romanziere è l’acerrimo nemico di Sandokan, quel rajah James Brooke che, come detto, Beccari aveva conosciuto a Londra.
Data recensione: 14/09/2008
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: Francesco Giannoni