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Ritornare un po’ bambini, riscoprire il gioco. Questo è l’argomento principe del numero della rivista trimestrale Doc Toscana uscita pochi giorni fa. Il titolo di copertina, “In Gioco”, introduce il lettore in un percorso nella

Ritornare un po’ bambini, riscoprire il gioco. Questo è l’argomento principe del numero della rivista trimestrale Doc Toscana uscita pochi giorni fa. Il titolo di copertina, “In Gioco”, introduce il lettore in un percorso nella mente e le abitudini dell’uomo. Numerosi studi, infatti, dimostrano che c’è un aspetto ludico in ogni attività umana e che dimenticarlo è dannoso. Il gioco è uno degli elementi primari attraverso cui, già da bambini, impariamo a convivere in società, rispettando determinate regole imposte. Un fattore assolutamente non trascurabile,dal momento che l’attività ludica è alla base dello sviluppo di qualità fisiche e intellettuali. «Negli anziani – spiega Laura Bracco nell’editoriale – si rivela un’ottima ginnastica mentale il cui ruolo terapeutico è senz’altro migliore rispetto a qualunque altro farmaco, proprio per la preziosa funzione di riduzione di agitazione, ansia ed aggressività».  Proseguendo attraverso alcune interessanti interviste, come quella con Renzo Arbore, diventa chiaro come anche le arti, il palcoscenico, la musica e le parole abbiano lati ludici, apparentemente nascosti. Lucia Poli e Alessandro Bergonzoni rivelano la metamorfosi che s attua ogni volta che entrano in scena, metamorfosi cara anche alla poetessa Alba Donati, che parla di amore in versi e al pianista Stefano Bollani. Altro passo da ricordare è il lato sporco del gioco, il rischio della dipendenza che spesso diventa malattia e che per la criminalità assume il volto di un vero e proprio affare economico.
Il ventiquattresimo numero di Doc propone, infine, due racconti originali che descrivono i lati contrastanti (spesso opposti) del gioco. L’etologa Elvira Leonardi racconta, invece, del sottile e profondo legame che (sempre attraverso il gioco)si crea fra uomo e animale. Con un punto a favore di questi ultimi: loro non si dimenticano mai che giocare è la cosa più seria del mondo.
Data recensione: 11/07/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Elena Nencetti