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Un nuovo contributo dell’Ente Cassa e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron per il programma di iniziative di valorizzazione del paesaggio, del rapporto tra uomo e natura. Il Presidente, Edoardo Speranza

Ancora una bella mostra a ingresso gratuito a Villa Bardini!
Un nuovo contributo dell’Ente Cassa e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron per il programma di iniziative di valorizzazione del paesaggio, del rapporto tra uomo e natura. Il Presidente, Edoardo Speranza, afferma: “Non si tratta di un esercizio di presunzione, bensì di un’assunzione di responsabilità, di un sentimento profondo che scaturisce da una radicata cultura ambientale”.



Presenze Paesaggi italiani Fotografie di George Tatge, dal 15 Luglio al 28 Settembre 2008, un allestimento facilmente leggibile per la capacità dell’autore di evitare la retorica e la contemplazione nell’affrontare un argomento che ben si presterebbe all’eccesso dei temi.

Trent’anni di lavoro in 66 scatti, quasi tutti inediti, con il rigore del bianco e nero, un fotografia visionaria dove la realtà si trasforma in immagini che hanno bisogno di uno sguardo mirato e attento e, senza fretta, la nitidezza si apre ai particolari della capacità di chi ci fa vedere quello che al nostro occhio distratto solitamente sfegge. 



Tatge ha sempre scelto una fotografia ricca di simboli, aperta a maggiori interpretazioni e il fatto che l’artista stampi da sé permette di rendere le immagini come metafore, pagine di un libro di poesie svelando, una per una, storie, frammenti, sensazioni senza proclamare verità, ma interrogandosi sull’uomo e sulla sua presenza.
Particolare tecnico che gli appassionati apprezzeranno sicuramente è la realizzazione di tutte le foto con una Deardorff, la leggendaria macchina a soffietto capace di produrre negativi di grande formato

Da oltre venti anni a Firenze, George Tatge è nato a Istanbul, educato negli Stati Uniti, prima giornalista e poi fotografo, ha lavorato a lungo come direttore della fotografia della Fratelli Alinari. Ha pubblicato libri, partecipato a innumerevoli mostre divenendo uno dei nomi dell’obiettivo per l’attento collezionismo internazionale.



L’allestimento, curato da Walter Guadagnini, è diviso in tre sezioni.
In quella iniziale i paesaggi sono incontaminati e la natura è vista con rispetto e devozione in virtù della sua solidità, della sua Presenza intesa come sinonimo di forza e dignità.
Nella seconda l’uomo e le sue culture, gli insediamenti, la trasformazione del territorio, il possesso erigendo confini e barriere.
Infine, il paesaggio naturale inizia a riempirsi delle diverse strutture che l’uomo si è costruito.

Si tiene a precisare come la mostra non sia "una denuncia del degrado ambientale, quanto una specie di poema epico dove. L’artista ci porta quasi antropologicamente per mano in un viaggio dall’Innocenza all’Esperienza, con lo scopo di esplorare i simboli, le sacre geometrie, gli archetipi visivi, ossia le Presenze che animano il mondo e che caratterizzano il lungo e complesso rapporto di convivenza tra Uomo e Terra".

Di grande pregio il voume (italiano-inglese) edito da Polistampa con tre saggi che vi permetteranno di portare a casa una mostra capace di far rivisitare le sale più volte.


Data recensione: 14/07/2008
Testata Giornalistica: Arte e Arti
Autore: ––