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Con il numero in edicola e libreria a partire dal 9 aprile Polistampa diventa il nuovo editore di DOC Toscana, la rivista di approfondimento culturale fondata nel 2001 a Firenze. Il direttore resta Riccardo Monni e

Firenze - Con il numero in edicola e libreria a partire dal 9 aprile Polistampa diventa il nuovo editore di DOC Toscana, la rivista di approfondimento culturale fondata nel 2001 a Firenze. Il direttore resta Riccardo Monni e avrà il compito di mantenere anche sotto l’egida del nuovo editore la missione originaria di DOC Toscana, come rivista catalizzatrice di idee, commenti e pensieri di qualità in grado di dare un contributo tangibile al dibattito culturale europeo con un occhio di riguardo alla realtà toscana. “Mauro Pagliai e suo figlio Antonio – ha spiegato Riccardo Monni – hanno raccolto il progetto di rilancio della rivista approvando il piano di restyling della pubblicazione e mantenendo quella professionalità che DOC Toscana ha alimentato nel corso dei sette anni di vita”.
All’interno delle 96 pagine vi saranno numerosi editoriali, interviste in esclusiva ad Enrico Letta, Luciana Littizzetto e Pantaleo Corvino, una sezione con documenti e fotografie d’autore. Di alto livello i collaboratori che in sette anni hanno ormai quasi raggiunto il traguardo delle 800 unità. Il numero che apre la nuova serie è il 23. La rivista si presenterà con la consueta impostazione monografica, questa volta dedicata alla mobilità (e all’immobilismo) nella nostra società analizzata da esperti della materia, da giornalisti e da commentatori appartenenti a discipline diverse.
Nell’ambito del piano Polistampa ha previsto per DOC Toscana una diffusione di 5.000 copie, estesa al territorio nazionale, tra abbonamenti, edicole e librerie. È stato confermato il comitato scientifico, costituito da un gruppo di prestigiosi collaboratori della rivista, tra cui Cristina Acidini Luchinat, Paolo Blasi, Marialina Marcucci, Giovanni Bechelloni, Stefano Merlini, Mariella Zoppi, Alessandro Petretto, Marco Rosa Clot. Tra le molte personalità internazionali che hanno scritto su DOC spiccano i nomi di Daniel Arasse, Paul Bélanger, Tahar Ben Jelloun, Enzo Biagi, James Bradburne, Manlio Cancogni, Franco Cardini, Philippe Daverio, Ennio di Nolfo, Gianfranco Fini, Carla Fracci, Massimiliano Fuksas, Eugenio Garin, Sergio Givone, Margherita Hack, Mario Luzi, Dacia Maraini, Fiamma Nirenstein, Paolo Poli, Douglas Preston, Romano Prodi, Carlo Rognoni, Adriano Sofri, Daniel Soutif, Oliviero Toscani, Tiziano Treu, Walter Veltroni, Timothy Verdon. ’’.
Data recensione: 03/04/2008
Testata Giornalistica: Artèpress
Autore: Irene Gherardotti