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Fabrizio Petrioli ovvero un antellese da più generazioni. Ha sempre vissuto in Antella tranne una breve parentesi grassinese, lavorando alla misericordia. Ha una collezione di 20000 cartoline d’epoca, sue e

Una collezione unica: 20000 esemplari che hanno dato vita a molte pubblicazioni Fabrizio Petrioli ovvero un antellese da più generazioni. Ha sempre vissuto in Antella tranne una breve parentesi grassinese, lavorando alla misericordia. Ha una collezione di 20000 cartoline d’epoca, sue e del fratello Andrea, trasferitosi da qualche anno a Firenze.Come nasce il vostro lavoro sulle cartoline? «Già a 6-7 anni avevo la passione per le cartoline. Io non sono del 42, tempo di guerra: non avendo balocchi giocavo col mio scatolone di cartoline. Un passione che ho coltivato e mantenuto , soprattutto dopoche mi sono “sistemato”: lavoro, casa, nozze. Con mio fratello Andrea siamo partiti dall’Antella, poi Bagno a Ripoli, Firenze, la Toscana e via così. Sto parlando delle cartoline più piccole in voga grosso modo dagli anni ‘30 del 900. Ne ho acquistate ttante, anche a buon prezzo. Anche straniere, in tutto ne abbiamo circa 20000. Un buona parte le abbiamo pubblicate anche per dimostrare e commentare in una visione unitaria le vecchie vedute delle nostre città e paesi, finora sparpagliate in pubblicazioni diverse»E avete dato alle stampe tre volumi..«Tre più uno, tutti editi da Polistampa: “Un involontario ritratto di Firenze. Vita e miracoli della cartolina illustrata” (1998), “Firenze fuori porta. Un viaggio attraverso le cartoline d’epoca” 2006. Poi abbiamo curato un volume dantesco direttamente dal 1902: “La divina commedia illustrata da Attilio Razzolini. Con la trascrizione del poema «secondo l’antica vulgata» a cura di Giorgio Petrocchi» (2008)Quante immagini incredibili e quante storie..«Si ma non mi ritengo uno storico, piuttosto un collezionista che ama foto e cartoline: sono stato nell’editoria Vallecchi per quasi dieci anni finchè a 25 anni non venni a lavorare all’Antella, per cui l’immagine mi è sempre piaciuta».                                   
Data recensione: 06/06/2008
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: Enrico Zoi