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Un appassionante viaggio nella storia delle campane e delle torri civiche della regione e delle loro curiose vicissitudini. E’ il libro “Per chi suona la campana. Storie curiose di campane e campanili”, frutto

Un appassionante viaggio nella storia delle campane e delle torri civiche della regione e delle loro curiose vicissitudini. E’ il libro “Per chi suona la campana. Storie curiose di campane e campanili”, frutto dell’infaticabile attività di Giorgio Batini, uno dei più popolari scrittori e giornalisti toscani. Fra i tanti episodi contenuti nel volume troviamo la vicenda di un bronzo che fu inviato al confino con un vero e proprio decreto decreto (la «Piagnona del Savonarola»), la storia della «Smarrita» che indicava la strada ai pellegrini sulla via Francigena, quella della Martinella che i senesi conquistarono ai fiorentini nella battaglia di Monteaperti e non resero più alla città nemica. Batini ci racconta anche di come nel 1148 le campane di tutte le chiese fiorentine smisero di far sentire i loro rintocchi, a causa di un «interdetto» lanciato a Papa Eugenio III contro Firenze, colpevole della distruzione del castello di un feudatario partito per le crociate in Terrasanta. Le chiese fiorentine restarono chiuse ai fedeli e le campane mute per ben 5 anni, fino al 1153 quando l’interdetto fu tolto da Anastasio IV.Curioso anche il racconto che vede protagonisti nel 1307, i monaci benedettini della Badia fiorentina: anziché suonare i loro bronzi per le ore canoniche (la città come ricordava Dante, traeva «terza e nona» proprio dalla Badia) li suonarono a martello contro le tasse imposte loro dal Comune, il quale reagì facendo abbattere il campanile.
Data recensione: 25/05/2008
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: ––