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Un territorio di rara bellezza, un tempo meta turistica famosa tra gli aristocratici europei: è Vallombrosa, tra i monti del Pratomagno

Vallombrosa: alla riscoperta di un fresco soggiorno. Un libro sulla ferrovia, passeggiate e un museo da visitare.

Vallombrosa. Un territorio di rara bellezza, un tempo meta turistica famosa tra gli aristocratici europei: è Vallombrosa, tra i monti del Pratomagno. A cavallo tra Ottocento e ’900, significava soggiorno esclusivo tra le bellezze della natura, uno dei luoghi più freschi e benefici della Toscana. Oggi resta famosa per la sua abbazia e le bellezze naturali che hanno ispirato pittori e poeti, ma Vallombrosa è tutta da riscoprire. A cominciare dalla sua storia. Perché quando ci venivano i nobili a soggiornare da ogni dove, fu perfino costruita, per i viaggiatori di fine ’800, una ferrovia a cremagliera.

Arrivava da S. Ellero a Saltino, soppressa poi nel 1924, anno dell’ultima corsa del treno, proprio per le mutate abitudini della villeggiatura e per il diffondersi dell’automobile. Ma il viaggio immaginario su quel treno si può ancora fare: venerdì prossimo, al Grand Hotel Vallombrosa di Saltino alle 16, viene presentato il libro “Un treno per Vallombrosa” (Polistampa), in cui Giovanni Pestelli, Duccio Baldassini e Nicola Wittum hanno ricostruito il breve viaggio e la storia di una ferrovia che è anche la storia di Vallombrosa, trasformata dal conte Telfener in una delle ‘stazioni climatiche’ più eleganti d’Europa ma poi incapace di affrontare l’emergere della concorrenza turistica. Il libro è corredato da una splendida documentazione fotografica: al Grand Hotel Vallombrosa verrà allestita anche una mostra di fotografie dell’epoca.

I tre autori sono esperti di storia contemporanea: il loro “Viaggiatori e villeggianti”, dedicato al turismo a Vallombrosa e pubblicato due anni fa, ha raggiunto la seconda edizione. A Vallombrosa si può anche visitare il Museo della civiltà del bosco e della montagna appena inaugurato: costato oltre 500mila euro, espone l’artigianato locale e raccoglie tutto il materiale che racconta la lunga storia del lavoro dell’uomo sulla montagna.
Data recensione: 02/08/2005
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: David Fiesoli