chiudi

L’antica arte dell’affresco torna ad essere attuale a Palazzo Medici. Per un giorno, lo storico palazzo fiorentino diventa teatro della performance di giampaolo Talani e dei suoi collaboratori della «Bottega del Bon Fresco

L’antica arte dell’affresco torna ad essere attuale a Palazzo Medici. Per un giorno, lo storico palazzo fiorentino diventa teatro della performance di giampaolo Talani e dei suoi collaboratori della «Bottega del Bon Fresco». Abbigliati alla maniera di Leonardo, maestro e allievi giocheranno sul doppio registro della messa in scena e della realizzazione dal vivo di un affresco contemporaneo, riproducendo usi e costumi dell’antica bottega d’arte e, allo stesso tempo, svelando al pubblico tecnica e segreti della nobile arte di cui Firenze è patria. «Quella dell’affresco» spiega Talani, l’artista toscano esperto d’incisione e pittura a frsxo che già nel 2006 ha realizzato «Partenze», il grande affresco di 80 metri quadri alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, «è una delle tecniche più belle ma anche più difficili e complesse. Per questo è ignorata dall’arte contemporanea, che ammicca al mercato puntando su realizzazioni più rapide o seriali e su un’immediata vendibilità. Sono sempre stato in controtendenza e credo che l’unico modo di far vivere il presente sia attraverso il passato. Paragono l’affresco al pianoforte, che pur essendo uno strumento classico, può comporre musica dei nostri giorni. Siamo in pochi a conoscere a fondo questa antica arte, che grazie alla sua capacità di produrre capolavori pari a sinfonie musicali, ha contribuito a rendere il genio artistico fiorentino celebre in tutto il mondo».Qual è il messaggio che lancia con la sua performance? «Fare arte vuol dire donare agli altri, e, come mi piace ripetere, non prendersi troppo seriamente, ma fare le cose con serietà. Spero anche che tra il pubblico siano presenti molti studenti di belle arti, futuri artisti, a vedere con i loro occhi la bellezza di una tecnica che usa materiali naturali e che è la diretta emanazione del pensiero e della mano dell’uomo».L’affresco, che nascerà dal talento di Talani e dei suoi, dal bozzetto alla realizzazione finale, nel cortile del Michelozzo a partire dalle 15 di sabato 24 maggio, misurerà 120 x 80 cm e avrà come soggetto una delle figure maschili tipiche dell’artista, richiamo simbolico all’intelligenza umana e al pensiero del Genio Fiorentino di ieri e di oggi. Grazie all’invito del presidente della Provincia Matteo Renzi in occasione della kermesse, «Il Genio Fiorentino», questo anche il titolo dell’affresco, sarà la seconda opera pubblica di Talani nella città.
Data recensione: 03/05/2008
Testata Giornalistica: Il Sole 24 Ore
Autore: Margherita Remotti