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Sopravvivere all’Università è possibile. Basta prenderla con una buona dose di ironia, ridersi addosso e

Sopravvivere all’Università è possibile. Basta prenderla con una buona dose di ironia, ridersi addosso e liberare le proprie “sofferenze” scrivendoci sopra. Lo ha fatto Marco Billi, ex studente, laureato in Economia e Commercio, che a riscatto delle sue fatiche universitarie ha scritto “Studio...per non studiare” per Polistampa. Il sottotilo la dice lunga: “Come ottenere il massimo profitto universitario con il minimo sforzo”, e difatti l’ex universitario scrive un manuale di sopravvivenza che chiunque sia stato impelagato in questo tipo di studi non potrà non riconoscere come reale. Il volume viene presentato questa sera alle 19,00 presso il caffè Sandri di corso Vannucci. Una presentazione particolare che prevede una dolce interpretazione di Carla Schucani e un brindisi con il presidente del Consiglio degli studenti, il duo Mensana cabaret, il professor Elmo Mannarino, Clara Sereni e il Griphonatus Goliardiae Perusinae. Un modo inconsueto per festeggiare un libro simpatico e divertente, scritto da un autore che si definisce “non uno studente modello”. Billi ricostruisce l’ansia di “in-seguire” le lezioni, la disperazione di “come studiare di meno”, la difficoltà di riconoscere che i genitori molte cose non le sapranno mai, la fastidiosa ritmica degli esami e la rivalità bonaria insita nella maggior parte degli studenti. Ultima cosa: i diritti sull’opera sono riservati alla fondazione “La città del sole” e saranno impiegati per promuovere iniziative a favore di persone con problemi mentali e psichici.
Data recensione: 06/07/2005
Testata Giornalistica: Corriere dell’Umbria
Autore: Giovanna Belardi