chiudi

Edito in modo superlativo da Polistampa è il testo curato da Andrea e Fabrizio Petrioli “Vacanze Toscane. Un viaggio nei luoghi di villeggiatura attraverso le cartoline d’epoca” che ha la magia di allontanare piano

Edito in modo superlativo da Polistampa è il testo curato da Andrea e Fabrizio PetrioliVacanze Toscane. Un viaggio nei luoghi di villeggiatura attraverso le cartoline d’epoca” che ha la magia di allontanare piano piano il nostro tempo svelandone un altro nemmeno troppo lontano, presente agli occhi di alcuni, mai visto da quelli di tanti.Mentre lentamente scorro le pagine vedo passare ’La motonave Fiorenza’. “La Fiorenza all’ancora davanti al Lungarno Corsini. Fu la prima e unica motonave da crociera fluviale che abbia solcato il tratto fiorentino dell’Arno ed anche il prototipo dei nights galleggianti” e la Nazione nel settembre del 1932, anno dell’innagurazione, comunica “A bordo della motonave Fiorenza si gode un dolce e incantevole tramonto e si passa una deliziosa serata navigando sul vecchio Arno. Canti, musica, danze. Le persone fini e di buon gusto vi si danno convegno e ne rimangono entusiaste.



”Frasi, immagini, sensazioni di gentili tempi passati!. Il libro è un viaggio attraverso la Toscana delle vacanze, mi correggo della “villeggiatura” negli anni dell’ultimo 800 e dei primi del 900, illustrato dalle splendide cartoline d’epoca collezionate dai fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli, dei quali Cinzia vi ha già parlato a proposito dell’edizione illustrata, appunto da cartoline, della Divina Commedia.
Anche solo leggendo il sommario si ha sentore che il nostro viaggio sia a ritroso nel tempo.
“Le prime villeggiature”; “I luoghi dove andare “a fare le bagnature” “I luoghi dove “rinvigorire il corpo affievolito e ritemprare lo spirito turbato e affaticato”; “I luoghi dove “passare le acque”.



 I titoli sono seguiti dall’elenco delle località trattate, per citarne alcune Firenze, Cinquale, Quercianella, Montesenario, Passo del Muraglione, La Verna; Terme di Saturnia, ecc. Tutta la Toscana è presente sia con le sue mete di villeggiatura più famose e prestigiose, che con quelle meno note e più popolari. E’ rappresentata la collina, la montagna innevata e non, così come il mare, e le acque termali, senza dimenticare l’Arno.
Di ogni dove, gli autori, sono stati generosi di nozioni, anzi, con dovizia di particolari dipingono il quadro sia storico che artistico delle località trattate, arricchendolo con descrizioni, ed aneddoti.
Ed è entusiasmante vedere come si siano trasformati i luoghi, come siano variate le abitudini. Immaginare a Viareggio le cabine dei bagni costruite sulle palafitte, prima che il mare si ritirasse, e poi, intorno agli anni trenta posate sulla spiaggia. Per non parlare dell’evoluzione dei costumi da bagno!

 

Nelle cartoline, strade ferrate e quasi sgombre da automobili, riescono a dare una sensazione di ordine e pulizia e si recupera la distanza “spazio-temporale”, come da cenno Pier Francesco Listri nell’introduzione: “Correva l’anno 1878 quando il giornale ’La Nazione’ scriveva trionfalmente che costruita la strada rotabile da Pontassieve, ormai Vallombrosa e i suoi profumati boschi “si raggiungono comodamente in meno di tre ore”.



 E ancora “Sulla fine del secolo invece ancora la Nazione scrive questa volta a proposito dell’Abetone “quassù a oltre 1300 metri a sole sette ore di distanza da Firenze si respira un’aria viva, fresca e purissima”.
Sette ore per raggiungere l’Abetone! Oggi in sette ore si raggiunge quasi l’altra parte del mondo. Tutto ci scorre sotto i piedi, i luoghi, le abitudini, le emozioni. Ci ritroviamo da un fuso orario ad un altro senza nemmeno renderci conto di quanta vita, così diversa dalla nostra, stia passando sotto le nuvole. Costretti in una globalizzazione che ci obbliga a mangiare Mc Donalds in Asia come in Europa per non citare le Americhe.



Un libro importante, non solo, un documento storico di pregiata fattura di cui siamo grati agli autori.
Ho finito di leggerlo, giunta all’ultima pagina mi rendo conto di quanto tutto sia cambiato. Ritorno alla motonave Fiorenza, cerco di immaginare come sarebbe risalire l’Arno ascoltando un’orchestra che suona, ma purtroppo, trasferita a Torino (chissà perché) una piena del Po’ ce l’ha portata via e da allora non ne abbiamo più notizia.
Data recensione: 10/04/2008
Testata Giornalistica: Arte e Arti
Autore: Elisabetta Venturi