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Figlio di un imprenditore ebreo, ma di religione anglicana, Sidney Sonnino è una figura un po’ trascurata dalla storiografia, ma fu uno dei leader più importanti dell’Italia liberale. Per due volte capo del governo (1906

Un centro studi e una rivista, oggi dibattito a RomaFiglio di un imprenditore ebreo, ma di religione anglicana, Sidney Sonnino è una figura un po’ trascurata dalla storiografia, ma fu uno dei leader più importanti dell’Italia liberale. Per due volte capo del governo (1906 e 1909-10), da ministro degli Esteri portò l’Italia a intervenire nella Prima guerra mondiale. E fu il più serio e autorevole oppositore del predominio politico di Giovanni Giolitti nel primo decennio del Novecento. Ora a Montespertoli (Firenze) è nato un Centro Studi Sonnino che intende rivalutarne l’opera. In maggio ci sarà un convegno sull’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. Ma nel frattempo è uscito il primo dei Quaderni Sidney Sonnino per la storia dell’Italia contemporanea, pubblicazione curata da Pier Luigi Ballini e Rolando Nieri che viene presentata oggi a Roma, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato, alle ore 17, dagli storici Francesco Perfetti, Giovanni Sabbatucci e Giuseppe Talamo, in un dibattito introdotto e presieduto da Giulio Andreotti. La rivista contiene vari documenti inediti, un saggio di Nieri su liberalismo e democrazia nell’azione di Sonnino e un contributo di Ballini su Sonnino visto da Giovanni Amendola.
Data recensione: 03/04/2008
Testata Giornalistica: Il Corriere della Sera
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