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Centonove delegati da tutti i paesi del mondo in cui è presente il Lyceum. «Abbiamo rappresentanti anche dall’Australia e da Mosca», ha detto, senza nascondere un filo di emozione, la presidente del Lyceum Club

Evento speciale del club culturale tutto al femminileCentonove delegati da tutti i paesi del mondo in cui è presente il Lyceum. «Abbiamo rappresentanti anche dall’Australia e da Mosca», ha detto, senza nascondere un filo di emozione, la presidente del Lyceum Club Maria Grazia Beverini Del Santo. Del resto, ieri mattina nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio si è celebrato un evento speciale, ovvero il centenario dalla nascita anche nella nostra città del noto club culturale femminile. «Pensare – ha detto Beverini Del Santo, – che il club nacque a Firenze per caso. Sì, perché la fondatrice Constance Smedley non vedeva qui da noi un tessuto culturale sufficientemente vivo175. Ma la conoscenza di Beatrice Pandolfini dei principi Corsini fece cambiare opinione alla Smedley. «Credo che Firenze possa essere degna di ospitare una nostra sede – scriveva la fondatrice –. È l’unica città italiana adatta ad accogliere un Lyceum Club per offrire alle donne una vita aperta e libera». Da allora, tante le signore che si sono avvicendate nell’associazione fiorentina, che giovedì scorso ha dato il via a ben quattro giorni di festeggiamenti. Ieri, oltre alla presidente erano presenti l’assessore Eugenio Giani, il presidente della commissione cultura Dario Nardella, il presidente dell’Ente Cassa Edoardo Speranza e la presidente della sezione sociale del Lyceum Mirka Sandiford, che ha presentato il libro da lei curato ‘1908-2008. Lyceum Club Internazionale di Firenze. Cent’anni di vita culturale della prima associazione femminile internazionale in Italia’ (edizioni Polistampa). «Per il futuro – ha aggiunto Beverini Del Santo, – vogliamo guardare con sempre maggiore attenzione alla contemporaneità e all’internazionalità». Tra l’altro, proprio ieri pomeriggio è stato inaugurato l’archivio del Lyceum, adesso interamente informatizzato. «Firenze va orgogliosa di ciò che rappresenta quest’associazione», ha evidenziato Giani. Sulla stessa scia Nardella, che ha sottolineato come «grazie al Lyceum, Firenze potrà essere sempre più città della produzione culturale». Con l’occasione, infine, le presidenti delle sezioni di arte, letteratura, musica, rapporti internazionali, scienze e sociale del Lyceum fiorentino hanno attribuito un riconoscimento a giovani che si sono distinte nella ricerca e nella diffusione dei valori dell’internazionalità. Si tratta della musicologa Martina Weber, della flautista Anna Bazueva, di Federica Gonnelli, laureata all’Accademia di Belle Arti con una tesi su ‘Arte e abito’, del medico Rossella Marcucci e della dietista Valentina Vene. Inoltre, Eleonora Brandigi, Francesca Ceccherini e Valentina Peleggi, che hanno fatto una tesi rispettivamente sulla scrittrice Amélie Nothomb, sulla studiosa Gina Martegiani e su Amelia Rosselli. Premiata anche Sara Migliorini, che dopo la tesi in diritto internazionale svolge il dottorato di ricerca all’Istituto universitario europeo.
Data recensione: 06/04/2008
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Elettra Gullè