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Un libro dedicato all’esperienza di un viaggio in Antartide, ai confini della terra, capace di tradurre la dimensione dell’avventura ma anche la scoperta di sé, nelle pagine bellissime dedicate alla geografia dell’anima

Il presidente del Consiglio all’iniziativa dedicata al racconto di un viaggio ai confini della terra, dove è possibile “Perdersi e ritrovarsi alla fine del mondo”Firenze – Un libro dedicato all’esperienza di un viaggio in Antartide, ai confini della terra, capace di tradurre la dimensione dell’avventura ma anche la scoperta di sé, nelle pagine bellissime dedicate alla geografia dell’anima. Al paesaggio interiore di chi scrive. Così il presidente del Consiglio regionale ha introdotto questo pomeriggio, mercoledì 5 febbraio, la presentazione del libro di Tito Barbini “Antartide. Perdersi e ritrovarsi alla fine del mondo”.
Nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, il presidente ha sottolineato la dimensione del viaggio errante così come reso dall’autore, nell’opera che riserva anche pagine dedicate alla vita personale di Barbini. Una dimensione “dello spirito” che l’autore ha scelto di rendere pubblica accanto ai personaggi, agli scenari ai paesaggi del continente ghiacciato che, come ha precisato Barbini, “non ha conosciuto guerra, campi di sterminio” insomma “la follia dell’uomo”. Di qui la “geografia dell’anima” emersa nel silenzio del paesaggio ghiacciato, nel coraggio di affrontare il rapporto con la morte, con l’amore, la religione, la fede la politica. Perché “il viaggio è sempre prologo al cambiamento delle persone, a diventare migliori”.
Data recensione: 05/03/2008
Testata Giornalistica: Parlamento della Toscana
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