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Il testo di Caterina Zappia è un omaggio a Gio’ Pomodoro, al suo talento, alle sue intuizioni, ma è anche un modo per ricordare che questo grande artista ha consegnato a Monsummano un’utopia: un luogo ideale che

Libri » L’ultima utopia di Gio’ PomodoroL’ultima utopia di Gio’ PomodoroUn nuovo volume della fiorentina Polistampa racconta l’ultimo ambizioso progetto del maestro: un museo a cielo aperto fra le cave di Monsummano (Pistoia)a cura di Redazione, il 26/02/2008 «Il lavoro dell’arte - affermava Gio’ Pomodoro - non è diretto verso il potere. È vero il contrario, il nostro è un lavoro donato dai pochi ai molti». Per questo, come artista, fin da giovanissimo, si pose l’obiettivo di costruire e modificare «il paesaggio urbano all’interno delle sue strutture, trasformando anche la vita della gente, le loro abitudini, il loro senso comune».Elaborò sulle cave di pietra abbandonate il suo luogo scolpito idealeE proprio perseguendo questo scopo, Pomodoro aveva pensato a un progetto sulle cave di Monsummano da collocarsi tra l’intervento urbanistico, l’arredo urbano, il monumento propriamente detto. L’idea si concretizzo’ tra il 1993 e il 1994, quando l’artista fu invitato a elaborare sulle cave di pietra abbandonate il suo luogo scolpito ideale, un’occasione irripetibile per poter ribadire che «la scultura non è un saggio della propria sensibilità, non è un’esperienza individualista, è l’espressione chiara di un popolo, di un’era, di una civiltà». Nel libro di Caterina Zappia raccolto l’intero progetto di Pomodoro Le cave, Monsummano Terme, percorsi e planimetria, MAC, N, Monsummano Terme - PistoiaPomodoro pianifico’ una passeggiata scolpita nella pietra e nella vegetazione nel tratto tra la cava e l’albergo termale Grotta Giusti.
Al momento è impossibile visitare le cave, ma è appena uscito un volume di Caterina Zappia che raccoglie l’intero progetto: “Le cave di Monsummano. L’ultima utopia di Gio’ Pomodoro”. Ampiamente illustrato a colori, il libro raccoglie le tavole progettuali, i rilievi, le planimetrie, frutto del suo legame profondo con le trame geometriche e matematiche della realtà.Il legame fra uomo e natura espresso nei temi dominanti del lavoroI temi dominanti (il cerchio, il culto del Sole, la spirale, il labirinto, il culto di Ermes, ecc.) lo avvicinano alle immagini simboliche ancestrali che legano l’uomo alla natura. La passeggiata, disseminata di una serie di opere, si conclude con un luogo espositivo per la scultura, una sorta di museo a cielo aperto, creato all’interno della Cava Grigia che Pomodoro destina ad accogliere opere di grandi dimensioni, installate in modo permanente o temporaneo.
Della Cava Rossa, invece, il maestro pesarese intendeva farne un teatro, sfruttando la conformazione naturale creata nel monte dal lavoro dei cavatori nei secoli. Gio’ Pomodoro nello studio di Pietrasanta - Lucca, 2001Un libro-omaggio al talento del maestro e alla sua concezione dell’arteIl testo di Caterina Zappia è un omaggio a Gio’ Pomodoro, al suo talento, alle sue intuizioni, ma è anche un modo per ricordare che questo grande artista ha consegnato a Monsummano un’utopia: un luogo ideale che emerge da un luogo reale. Il suo fine ultimo, difatti, era quello di interagire il più possibile tanto con il contesto paesaggistico - naturale o urbano - quanto con il fruitore ultimo, la cittadinanza, a cui l’opera d’arte viene restituita quale oggetto d’uso, per il proprio accrescimento culturale, estetico e spirituale.Gio’ Pomodoro - nato a Orciano (Pesaro) nel 1930 e scomparso a Milano nel 2002 – all’estero aveva fatto incetta di premi e riconoscimenti, tanto da essere il primo italiano a vincere, nel 2002, il premio alla carriera «I.S.C.S. Lifetime Achievement Award in Contemporary Sculpture 2002» dell’International Sculpture Center di New York, un premio di altissimo livello che si assegna ogni anno alle grosse eminenze della scultura, che l’ha consacrato nell’empireo degli scultori. (a cura di Irene Gherardotti)Info:Titolo: Le cave di Monsummano. L’ultima utopia di Gio’ Pomodoro
Autore: Caterina Zappia
Editore: Polistampa (Firenze, 2008)
Formato: cm 21x29,7
Pagine: 80
Rilegatura: brossura
Illustrazioni: b/n e colori
ISBN: 978-88-596-0315-3
Prezzo: € 20
Data recensione: 26/02/2008
Testata Giornalistica: Artelab
Autore: Irene Gherardotti