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Nasce quasi certamente dalla passione per l’Africa l’amore che da dieci anni ha portato Amedeo d’Aosta a diventarne un grande collezionista, una passione che ora è raccontata anche in un libro

… Nasce quasi certamente dalla passione per l’Africa l’amore che da dieci anni ha portato Amedeo d’Aosta a diventarne un grande collezionista, una passione che ora è raccontata anche in un libro, "Il mio sogno mediterraneo", presentato a Firenze.Certo che un aiuto, come lui stesso spiega, gli è venuto anche dall’ambiente e dal clima dell’isola di Pantelleria, scoperta 12 anni fa quando, insieme alla moglie Silvia Paternò, acquistò un tipico "dammuso" in una valle ventosa ed assolata. Qui ha creato un giardino "suggestivo e libero da schemi", in cui alla macchia mediterranea si mescolano essenze esotiche, alberi rari. Qui il duca ama passare molto del suo tempo e tra le rocce dell’isola "molte di queste piante nascono da sole". Accanto a queste, oggi, ve ne sono centinaia di specie diverse, "molte delle quali provenienti dall’Africa, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda". Nel volume, edito da Edizioni Polistampa, con testi di Maria Novella Batini e le foto di Vanni Belli, Amedeo d’Aosta racconta il suo rapporto con quest’isola e con queste piante, "che da piccolo proprio non mi piacevano", spiega durante la conferenza stampa tenuta nel Giardino Torrigiani a Firenze.Il volume, "che non vuole essere un trattato scientifico", conclude Amedeo d’Aosta, fornisce la "carta d’identità" di 35 esemplari particolari della collezione: nome, famiglia, luogo d’origine, tratti particolari e foto…
Data recensione: 15/12/2004
Testata Giornalistica: WayItalia
Autore: Francesca Frangioni