La struttura di questa ispida miscellanea, una sorta di giornale di bordo stilato durante la navigazione nel mare inquinato della civiltà contemporanea, si sofferma a riflettere su alcune minacce e storture dell’immenso arcipelago globale che hanno stimolato le mie riflessioni. Il quadro descritto, che parrebbe una sorta di tragitto nel girone infernale del pessimismo, non è ovviamente esaustivo, ma comprende – ritengo – la sintesi di una visione realistica e articolata su alcuni aspetti significativi che coinvolgono il costume e l’arte, pensati e distribuiti nella presente edizione in un ordine alternato. Il percorso procede dunque a zig zag attraverso le pieghe della realtà attuale, senza un’apparente consequenzialità fra un capitolo e l’altro. Ma in realtà il filo rosso che unisce gli argomenti del libro appartiene allo stesso gomitolo di Arianna perché il labirinto della nostra epoca è costruito con gli stessi mattoni. La vacuità interiore, i modelli etico-sociali, la mediocrità e l’omologazione dei costumi e della cultura mostrano i medesimi sintomi di un malessere generale che ha moltiplicato gli effetti rovinosi già dalla comparsa, e poi dall’espansione, di un fenomeno sociale come quello della civiltà di massa.
La struttura di questa ispida miscellanea, una sorta di giornale di bordo stilato durante la navigazione nel mare inquinato della civiltà contemporanea, si sofferma a riflettere su alcune minacce e storture dell’immenso arcipelago globale che hanno stimolato le mie riflessioni. Il quadro descritto, che parrebbe una sorta di tragitto nel girone infernale del pessimismo, non è ovviamente esaustivo, ma comprende – ritengo – la sintesi di una visione realistica e articolata su alcuni aspetti significativi che coinvolgono il costume e l’arte, pensati e distribuiti nella presente edizione in un ordine alternato. Il percorso procede dunque a zig zag attraverso le pieghe della realtà attuale, senza un’apparente consequenzialità fra un capitolo e l’altro. Ma in realtà il filo rosso che unisce gli argomenti del libro appartiene allo stesso gomitolo di Arianna perché il labirinto della nostra epoca è costruito con gli stessi mattoni. La vacuità interiore, i modelli etico-sociali, la mediocrità e l’omologazione dei costumi e della cultura mostrano i medesimi sintomi di un malessere generale che ha moltiplicato gli effetti rovinosi già dalla comparsa, e poi dall’espansione, di un fenomeno sociale come quello della civiltà di massa.
Polistampa, 2024
Pagine: 152
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-2418-9
Settore: