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Pugno di ferro in guanto di velluto

La Censura e l’«Antologia» di Vieusseux

21,85 € 23,00
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Il volume, basato su una vasta ricerca d’archivio, presenta una serie di fonti capaci di fare davvero luce su quella sorta di vincolo esterno che per l’«Antologia» di Giovan Pietro Vieusseux fu rappresentato dalla Censura. Lettere, rapporti, annotazioni, articoli tagliati e respinti, dimostrano quanto capillare e vasto fosse il controllo delle autorità granducali e come in tal modo venissero fortemente ridimensionati gli obiettivi e gli elementi innovatori della rivista. Dominano queste pagine le figure del principe Neri Corsini, titolare della Segreteria di Stato e giudice di ultima istanza per ogni dubbio sugli articoli; di Aurelio Puccini, Presidente del Buon Governo, ovvero il dicastero di polizia; ma soprattutto del padre scolopio Mauro Bernardini, il primo e abituale censore di ogni cosa uscisse dai torchi delle tipografie fiorentine negli anni della Restaurazione. Oltre a lumeggiare le decisioni governative e a farci toccare con mano le conseguenze di quegli interventi, il lavoro di Paolini fornisce anche tutta una serie di elementi certi sulla vita dell’«Antologia», altrove non reperibili, e utili spunti per ulteriori ricostruzioni di quella straordinaria vicenda culturale.

The volume focuses on the censorship carried out in the nineteenth and twentieth centuries on the «Nuova Antologia», the cultural magazine published by the Gabinetto Vieusseux in Florence. In addition to examining the government decisions and recounting the consequences of those interventions, the essay also adds important elements to the history of the «Antologia», and useful insights for further reconstructions of that extraordinary cultural institution.