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La bellezza dell’arte

Da Guercino a Basquiat: valore, emozione, intelletto, creatività e spiritualità

18,70 € 22,00
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Guercino, Van Dyck, Boldini, Viani, Morandi, Carrà, Burri, Sironi, Malevich, Warhol e Basquiat sono alcuni degli artisti protagonisti di un volume che indaga sul Bello dall’ideale classico alle avanguardie, mettendo in rilievo le evoluzioni che questo concetto ha avuto nella storia dell’arte.
Sono riprodotte 56 opere che spaziano dal Seicento al Novecento attraversando numerose scuole e correnti, dal Barocco alla Pop Art, suddivise in sezioni tematiche: Il Bello come ordine e misura, La Bellezza nel ritratto e nel volto e sue metamorfosi, Il Bello tra la forma e l’informale, Il Bello e il suo opposto: l’estetica del brutto e il Borderline, La Bellezza oltre il reale: sacro e profano, celeste e terreno, divino e sublime.
“Dall’idea di un perfetto ordine cosmico”, scrive la curatrice, “che collegava il bello al vero e al bene, siamo giunti in età moderna all’esperienza del molteplice, dell’individuale e dell’inclassificabile, e quindi a partire dalla fine del Settecento, ad una netta rivincita del brutto. È soprattutto nel XX secolo che si rivendica il valore estetico della deformità e delle dissonanze”.

Testi di Gianni Gianassi, Francesco Mariani, Francesco Martani, Giulia Ballerini.

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Guercino, Van Dyck, Boldini, Viani, Morandi, Carrà, Burri, Sironi, Malevich, Warhol e Basquiat sono alcuni degli artisti protagonisti di un volume che indaga sul Bello dall’ideale classico alle avanguardie, mettendo in rilievo le evoluzioni che questo concetto ha avuto nella storia dell’arte.
Sono riprodotte 56 opere che spaziano dal Seicento al Novecento attraversando numerose scuole e correnti, dal Barocco alla Pop Art, suddivise in sezioni tematiche: Il Bello come ordine e misura, La Bellezza nel ritratto e nel volto e sue metamorfosi, Il Bello tra la forma e l’informale, Il Bello e il suo opposto: l’estetica del brutto e il Borderline, La Bellezza oltre il reale: sacro e profano, celeste e terreno, divino e sublime.
“Dall’idea di un perfetto ordine cosmico”, scrive la curatrice, “che collegava il bello al vero e al bene, siamo giunti in età moderna all’esperienza del molteplice, dell’individuale e dell’inclassificabile, e quindi a partire dalla fine del Settecento, ad una netta rivincita del brutto. È soprattutto nel XX secolo che si rivendica il valore estetico della deformità e delle dissonanze”.

Testi di Gianni Gianassi, Francesco Mariani, Francesco Martani, Giulia Ballerini.

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Polistampa, 2013

A cura di:

Pagine: 80

Caratteristiche: ill. col., cart.

col ills, hardcover

Formato: 24x31

ISBN: 978-88-596-1190-5

Settori:

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