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L’Archivio storico della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

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La pubblicazione descrive l’archivio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la più grande d’Italia e una delle più importanti in Europa. Il suo primo nucleo trae origine dalla decisione dell’erudito fiorentino Antonio Magliabechi, bibliotecario del Granduca Cosimo III de’ Medici, di lasciare per testamento la ricca raccolta personale ai fiorentini, per promuovere gli studi tra le classi meno abbienti. Nel 1747 l’Istituto apriva al pubblico con il nome di Biblioteca Magliabechiana;nel1861 diventava Biblioteca Nazionale grazie a un decreto che la univa alla preziosa Biblioteca di Palazzo, o Palatina, dei granduchi.
Il più antico nucleo documentario conservato coincide dunque con l’Archivio Magliabechiano, che rispecchia la gestione amministrativa della raccolta libraria dalla sua genesi fino al 1859 ed è composto da registri e filze manoscritte rilegate in volumi e organizzate in tre serie. Le filze riguardano la formazione della biblioteca, i contatti del fondatore, la sua decisione testamentaria, gli elenchi delle opere acquistate, ricevute o vendute. All’inizio del XIX secolo si formano le tre nuove serie denominate Storia e ordinamento, Amministrazione, Affari diversi. L’archivio della Biblioteca Palatina, che rappresenta il terzo nucleo documentario, fa riferimento all’amministrazione della Biblioteca dei Granduchi dal 1790. Un quarto nucleo coincide con il materiale accumulato da quando la Biblioteca opera come Nazionale Centrale. L’ultimo nucleo fa riferimento alla documentazione prodotta subito dopo il trasferimento dell’Istituto nell’attuale sede e la riorganizzazione dei servizi.  

La pubblicazione descrive l’archivio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la più grande d’Italia e una delle più importanti in Europa. Il suo primo nucleo trae origine dalla decisione dell’erudito fiorentino Antonio Magliabechi, bibliotecario del Granduca Cosimo III de’ Medici, di lasciare per testamento la ricca raccolta personale ai fiorentini, per promuovere gli studi tra le classi meno abbienti. Nel 1747 l’Istituto apriva al pubblico con il nome di Biblioteca Magliabechiana;nel1861 diventava Biblioteca Nazionale grazie a un decreto che la univa alla preziosa Biblioteca di Palazzo, o Palatina, dei granduchi.
Il più antico nucleo documentario conservato coincide dunque con l’Archivio Magliabechiano, che rispecchia la gestione amministrativa della raccolta libraria dalla sua genesi fino al 1859 ed è composto da registri e filze manoscritte rilegate in volumi e organizzate in tre serie. Le filze riguardano la formazione della biblioteca, i contatti del fondatore, la sua decisione testamentaria, gli elenchi delle opere acquistate, ricevute o vendute. All’inizio del XIX secolo si formano le tre nuove serie denominate Storia e ordinamento, Amministrazione, Affari diversi. L’archivio della Biblioteca Palatina, che rappresenta il terzo nucleo documentario, fa riferimento all’amministrazione della Biblioteca dei Granduchi dal 1790. Un quarto nucleo coincide con il materiale accumulato da quando la Biblioteca opera come Nazionale Centrale. L’ultimo nucleo fa riferimento alla documentazione prodotta subito dopo il trasferimento dell’Istituto nell’attuale sede e la riorganizzazione dei servizi.  

Polistampa, 2011

A cura di:

Pagine: 16

Caratteristiche: ill. col., punto met.

ill. col., punto met.

Formato: 14x21

ISBN: 978-88-596-0994-0

Collana:
Quaderni di Archimeetings, 27

Settore: