chiudi
preview libro

Polistampa

Marcello Scuffi

La coscienza del tempo fuggito e il dono del silenzio

10,00
Qt

Il calendario Polistampa 2011 riproduce le opere di Marcello Scuffi esposte dal 5 al 24 dicembre 2010 nella sede della casa editrice, la fiorentina Galleria «Pio Fedi» di via de’ Serragli 99. La mostra, intitolata La coscienza del tempo fuggito e il dono del silenzio, è la quindicesimaedizione di un appuntamento ormai consueto. Dal 1996 infatti le porte dello storico edificio si aprono al pubblico durante le festività natalizie per presentare l’opera di un artista contemporaneo: Scatizzi, Loffredo, Possenti, Guarnieri, Annigoni, Talani, Alinari.
“Scorro le immagini di alcune opere di Marcello Scuffi che vanno ad illustrare questo calendario”, scrive Giuseppe Cordoni, “quei suoi circhi favolosi che la memoria torna ad allestire in antiche corti contadine all’ombra dei suoi colli pistoiesi, l’architettura solare che sostiene le sue nature morte, il destino ultimo dei suoi treni condannati al deposito, e subito ci si rende conto di come, senza mai stancarsi, persino ossessivamente, la sua meditazione abbia sempre ruotato attorno l’ossimoro tempo e silenzio. Sino a ricavarne un linguaggio pittorico ed un messaggio poetico di diamantina purezza”.

Il calendario Polistampa 2011 riproduce le opere di Marcello Scuffi esposte dal 5 al 24 dicembre 2010 nella sede della casa editrice, la fiorentina Galleria «Pio Fedi» di via de’ Serragli 99. La mostra, intitolata La coscienza del tempo fuggito e il dono del silenzio, è la quindicesimaedizione di un appuntamento ormai consueto. Dal 1996 infatti le porte dello storico edificio si aprono al pubblico durante le festività natalizie per presentare l’opera di un artista contemporaneo: Scatizzi, Loffredo, Possenti, Guarnieri, Annigoni, Talani, Alinari.
“Scorro le immagini di alcune opere di Marcello Scuffi che vanno ad illustrare questo calendario”, scrive Giuseppe Cordoni, “quei suoi circhi favolosi che la memoria torna ad allestire in antiche corti contadine all’ombra dei suoi colli pistoiesi, l’architettura solare che sostiene le sue nature morte, il destino ultimo dei suoi treni condannati al deposito, e subito ci si rende conto di come, senza mai stancarsi, persino ossessivamente, la sua meditazione abbia sempre ruotato attorno l’ossimoro tempo e silenzio. Sino a ricavarne un linguaggio pittorico ed un messaggio poetico di diamantina purezza”.

Polistampa, 2010

A cura di:

Pagine: 14

Caratteristiche: stampa col. Tintoretto Stucco Gesso Fedrigoni, ril. spir.

stampa col. Tintoretto Stucco Gesso Fedrigoni, ril. spir.

Formato: 34x48

ISBN:

Collana:
Calendari Polistampa, 15

Settore:

Vedi: