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Andrea Lucchesi

Lezioni del male

10,20 € 12,00
Qt

Catalogo della mostra allestita a Firenze presso la Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno (5-27 giugno 2009).
Andando incontro a questo south of heaven del modello occidentale, Andrea Lucchesi dipana un differente discorso sul decoro e sulla dignità della vita delle persone. Gli esclusi e il loro insegnamento particolare, diventano un antidoto molto potente verso la deriva suicida che sta attraversando la società. I ritratti di questi ribelli alienati di cui pochi si accorgono, che vivono nelle periferie una quotidianità precaria, assumono una dimensione nuova desunta dalle figure sacre della tradizione, segno evidente di una devozione personale verso i loro precetti. È la poetica dei vinti di verghiana memoria, che hanno perso battaglie ma sanno sempre rialzarsi e trovare la forza per non soccombere, sono quegli ultimi in cerca di riscatto che nelle opere di Lucchesi sono i primi in dignità e verso i quali il pittore sente un grande senso di appartenenza. E li ritrae così, fieri nelle loro pose, fermati e fissati nella visione come appunto antiche icone sacre, immobili come santi del quotidiano, antieroi dalla grande forza interiore che assumono volutamente e spontaneamente forma sacrale incutendo una certa soggezione, nel loro dignitoso ergersi sulla tela. Pittura a secco e grafite, olio e pigmento, nulla di più, per seguire la scelta di agire pittoricamente con il meno possibile, l’essenziale soltanto, su fogli mai bianchi perché sarebbe ‘troppo presuntuoso’, ma preparati per mesi interi, sedimentati nel tempo, sporcati dalla vita di tutti i giorni, perché così deve essere per il pittore per sentirsi parte viva del quadro” (Francesca Baboni e Stefano Taddei).

Presentazione di Luigi Zangheri
Testi di
Adriano Bimbi, Sebastiano Benegiamo, Francesca Baboni e Stefano Taddei

Catalogo della mostra allestita a Firenze presso la Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno (5-27 giugno 2009).
Andando incontro a questo south of heaven del modello occidentale, Andrea Lucchesi dipana un differente discorso sul decoro e sulla dignità della vita delle persone. Gli esclusi e il loro insegnamento particolare, diventano un antidoto molto potente verso la deriva suicida che sta attraversando la società. I ritratti di questi ribelli alienati di cui pochi si accorgono, che vivono nelle periferie una quotidianità precaria, assumono una dimensione nuova desunta dalle figure sacre della tradizione, segno evidente di una devozione personale verso i loro precetti. È la poetica dei vinti di verghiana memoria, che hanno perso battaglie ma sanno sempre rialzarsi e trovare la forza per non soccombere, sono quegli ultimi in cerca di riscatto che nelle opere di Lucchesi sono i primi in dignità e verso i quali il pittore sente un grande senso di appartenenza. E li ritrae così, fieri nelle loro pose, fermati e fissati nella visione come appunto antiche icone sacre, immobili come santi del quotidiano, antieroi dalla grande forza interiore che assumono volutamente e spontaneamente forma sacrale incutendo una certa soggezione, nel loro dignitoso ergersi sulla tela. Pittura a secco e grafite, olio e pigmento, nulla di più, per seguire la scelta di agire pittoricamente con il meno possibile, l’essenziale soltanto, su fogli mai bianchi perché sarebbe ‘troppo presuntuoso’, ma preparati per mesi interi, sedimentati nel tempo, sporcati dalla vita di tutti i giorni, perché così deve essere per il pittore per sentirsi parte viva del quadro” (Francesca Baboni e Stefano Taddei).

Presentazione di Luigi Zangheri
Testi di
Adriano Bimbi, Sebastiano Benegiamo, Francesca Baboni e Stefano Taddei

Polistampa, 2009

Pagine: 96

Caratteristiche: ill. col., br.

ill. col., br.

Formato: 24x22

ISBN: 978-88-596-0326-9

Collana:
Cataloghi dell’Accademia delle Arti del Disegno, 43

Settore:

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