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Biblioteca Riccardiana di Firenze

Il sorriso della sfinge

L’eredità del mondo antico nelle miniature riccardiane

8,50 € 10,00
Qt

“L’enorme patrimonio artistico e letterario che l’antichità aveva consegnato al mondo – racconta Giovanna Lazzi nell’introduzione – è andato in gran parte distrutto a causa di catastrofi naturali, di disastrosi eventi bellici e della consapevole scelta degli uomini. Quanto – certamente pochissimo – è giunto indenne fino a noi è ancora straordinariamente importante e spesso meraviglioso. Assetti politici, stravolgimenti sociali, trionfi di fedi hanno provocato la sparizione di statue, dipinti, maestose costruzioni, giardini da favola, poemi e trattati. Ma, come in un fenomeno carsico, quello che pareva cancellato è, almeno in parte, rimasto serpeggiante ma vivo ed è poi riemerso, ora ricercato con affannosa cura, ora soffocato sotto la polvere e l’oblio.
La decorazione del libro è stata in grado di tramandare frammenti di questa storia tormentata grazie alla ventura e alla cura di pochi, poi alla passione di molti. La cosciente ricerca delle radici culturali da parte degli umanisti è solo la punta dell’iceberg di un percorso complesso, spesso non valutato in tutta la sua portata. I segni iconografici diventano allora una spia interessante, un filo di Arianna da seguire lentamente mentre si dipana per cercare di comprendere il sorriso della sfinge, l’enigma delle nostre radici, da quando si è cominciato a essere davvero uomini”.
Il volume, guida alla visita della mostra inaugurata il 18 maggio a Firenze (Palazzo Medici Riccardi) è suddiviso nelle sezioni I grandi formati: un aspetto maestoso del libro medievaleLa scrittura dipinta: l’iniziale come asse portante della decorazioneLa figura nel cerchio: una persistenza classicaLa figura colonna: una parentela con la sculturaIl rapporto dialettico tra figura e inizialeUn caso non troppo strano: il restauro umanisticoSulla via dei “bianchi girari”: la nascita del libro umanisticoIl putto: angelo o eroteIl tralcio vegetale: dalla stilizzazione al naturalismoIl ruolo del disegnoLe citazioni dall’antico: un recupero coerente cui seguono, in appendice, i capitoli Il legame con il mondo anticoRiferimenti alla scultura e alle arti applicateMedaglie e non solo e, infine, bibliografia ed elenco delle immagini.

Formato PDF

“L’enorme patrimonio artistico e letterario che l’antichità aveva consegnato al mondo – racconta Giovanna Lazzi nell’introduzione – è andato in gran parte distrutto a causa di catastrofi naturali, di disastrosi eventi bellici e della consapevole scelta degli uomini. Quanto – certamente pochissimo – è giunto indenne fino a noi è ancora straordinariamente importante e spesso meraviglioso. Assetti politici, stravolgimenti sociali, trionfi di fedi hanno provocato la sparizione di statue, dipinti, maestose costruzioni, giardini da favola, poemi e trattati. Ma, come in un fenomeno carsico, quello che pareva cancellato è, almeno in parte, rimasto serpeggiante ma vivo ed è poi riemerso, ora ricercato con affannosa cura, ora soffocato sotto la polvere e l’oblio.
La decorazione del libro è stata in grado di tramandare frammenti di questa storia tormentata grazie alla ventura e alla cura di pochi, poi alla passione di molti. La cosciente ricerca delle radici culturali da parte degli umanisti è solo la punta dell’iceberg di un percorso complesso, spesso non valutato in tutta la sua portata. I segni iconografici diventano allora una spia interessante, un filo di Arianna da seguire lentamente mentre si dipana per cercare di comprendere il sorriso della sfinge, l’enigma delle nostre radici, da quando si è cominciato a essere davvero uomini”.
Il volume, guida alla visita della mostra inaugurata il 18 maggio a Firenze (Palazzo Medici Riccardi) è suddiviso nelle sezioni I grandi formati: un aspetto maestoso del libro medievaleLa scrittura dipinta: l’iniziale come asse portante della decorazioneLa figura nel cerchio: una persistenza classicaLa figura colonna: una parentela con la sculturaIl rapporto dialettico tra figura e inizialeUn caso non troppo strano: il restauro umanisticoSulla via dei “bianchi girari”: la nascita del libro umanisticoIl putto: angelo o eroteIl tralcio vegetale: dalla stilizzazione al naturalismoIl ruolo del disegnoLe citazioni dall’antico: un recupero coerente cui seguono, in appendice, i capitoli Il legame con il mondo anticoRiferimenti alla scultura e alle arti applicateMedaglie e non solo e, infine, bibliografia ed elenco delle immagini.

Formato PDF

Polistampa, 2009

A cura di:

Pagine: 112

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-0599-7

Settori: