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Carlo Testi

Dal colore al segno / From Colour to Line

Prefazione di Riccardo Nencini

15,30 € 18,00
Qt

Catalogo della mostra allestita a Firenze, presso Palazzo Cerretani, dal 28 marzo al 6 aprile 2008.
Carlo Testi saluta una nuova stagione dell’arte attraverso le sue opere che rendono omaggio al paesaggio toscano. Le novità presenti in catalogo sono molte. Prima fra tutte l’arditezza cromatica, declinata in un fare dolce e sensuale nel trattare il soggetto principe, il paesaggio, evidenziando un ritorno predominante del segno e la predilezione a circoscrivere le sue “vedute” in forme rotonde, come fossero degli oblò da cui osservare il mondo.
“Il segno, che qui si mostra con forza – scrive Stefano De Rosa – non è una fase transitoria, ma il fine. Carlo Testi ha messo fra parentesi la sua maestria nell’uso del colore; ha lasciato decantare lo slancio che lo guida ad adagiarsi con dolcezza a volte virile a volte estatica sul soggetto, e ha messo in risalto un aspetto, finora celato, della sua personalità. (...) In questo scorcio storico, messa finalmente in cantina l’assurda condanna della figurazione, assistiamo alla ripresa d’interesse per un’arte ripulita dagli orpelli concettuali e restituita ai suoi confini naturali e genuini”.

 

Catalogo della mostra allestita a Firenze, presso Palazzo Cerretani, dal 28 marzo al 6 aprile 2008.
Carlo Testi saluta una nuova stagione dell’arte attraverso le sue opere che rendono omaggio al paesaggio toscano. Le novità presenti in catalogo sono molte. Prima fra tutte l’arditezza cromatica, declinata in un fare dolce e sensuale nel trattare il soggetto principe, il paesaggio, evidenziando un ritorno predominante del segno e la predilezione a circoscrivere le sue “vedute” in forme rotonde, come fossero degli oblò da cui osservare il mondo.
“Il segno, che qui si mostra con forza – scrive Stefano De Rosa – non è una fase transitoria, ma il fine. Carlo Testi ha messo fra parentesi la sua maestria nell’uso del colore; ha lasciato decantare lo slancio che lo guida ad adagiarsi con dolcezza a volte virile a volte estatica sul soggetto, e ha messo in risalto un aspetto, finora celato, della sua personalità. (...) In questo scorcio storico, messa finalmente in cantina l’assurda condanna della figurazione, assistiamo alla ripresa d’interesse per un’arte ripulita dagli orpelli concettuali e restituita ai suoi confini naturali e genuini”.

 

Polistampa, 2008

A cura di:

Pagine: 56

Caratteristiche: ill. col., cart.

ill. col., cart.

Formato: 28x24,5

ISBN: 978-88-596-0351-1

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