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“Popoli, nazioni, città d’Europa”

Giorgio La Pira e il futuro europeo

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“Questo concetto: vedere l’Europa e l’Italia che è arto essenziale di esso: e Firenze che è nell’Italia la perla.
L’Europa significa un certo complesso di valori sociali, politici e culturali, radicati nell’Evangelo e centrati attorno alla persona umana…”

(Giorgio La Pira, appunti manoscritti per Discorso ai rappresentanti delle Nazioni, Firenze, 20 giugno 1953)

“Giorgio La Pira, uomo politico di fede e di pace, è stato capace con il suo carisma di affascinare governanti, nazioni e popoli. Profondo europeista e integerrimo amministratore, seppe cogliere anzitempo la portata distruttiva dei totalitarismi del Novecento, comprendere il valore del dialogo tra le genti e coniugare, in un esemplare sodalizio, i principi laici dello Stato con gli slanci e i valori più integri della fede cristiana. (...) Egli, emulo di San Francesco alla corte del Sultano di Babilonia, fece della fede uno strumento di pacificazione universale e non un alibi pretestuoso per fomentare guerre. (...) Nella sua visione il Mediterraneo, lungi dall’essere un mare che divide, era piuttosto un lago che unisce, il lago del dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche, che per millenni hanno intrecciato le loro vicende sulle sue rive: ‘costruire la tenda della pace è anche il destino del Mediterraneo’ scrisse nel suo messaggio all’incontro euro-arabo di Firenze del 1977”.  Dalla Prefazione di Hans-Gert Pöttering

Testi di: Rémi Brague, Vincenzo Cappelletti, Pier Luigi Celata, Carmelo Giuseppe Conticello, Gabriele Corsani, Giuseppe Dalla Torre, Ugo De Siervo, Stefano Grassi, Claudio Leonardi, Antonio L’Abbate, Andrea Pacini, Silvana Salvini, Silvana Sciarra, Piero Tani.

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“Questo concetto: vedere l’Europa e l’Italia che è arto essenziale di esso: e Firenze che è nell’Italia la perla.
L’Europa significa un certo complesso di valori sociali, politici e culturali, radicati nell’Evangelo e centrati attorno alla persona umana…”

(Giorgio La Pira, appunti manoscritti per Discorso ai rappresentanti delle Nazioni, Firenze, 20 giugno 1953)

“Giorgio La Pira, uomo politico di fede e di pace, è stato capace con il suo carisma di affascinare governanti, nazioni e popoli. Profondo europeista e integerrimo amministratore, seppe cogliere anzitempo la portata distruttiva dei totalitarismi del Novecento, comprendere il valore del dialogo tra le genti e coniugare, in un esemplare sodalizio, i principi laici dello Stato con gli slanci e i valori più integri della fede cristiana. (...) Egli, emulo di San Francesco alla corte del Sultano di Babilonia, fece della fede uno strumento di pacificazione universale e non un alibi pretestuoso per fomentare guerre. (...) Nella sua visione il Mediterraneo, lungi dall’essere un mare che divide, era piuttosto un lago che unisce, il lago del dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche, che per millenni hanno intrecciato le loro vicende sulle sue rive: ‘costruire la tenda della pace è anche il destino del Mediterraneo’ scrisse nel suo messaggio all’incontro euro-arabo di Firenze del 1977”.  Dalla Prefazione di Hans-Gert Pöttering

Testi di: Rémi Brague, Vincenzo Cappelletti, Pier Luigi Celata, Carmelo Giuseppe Conticello, Gabriele Corsani, Giuseppe Dalla Torre, Ugo De Siervo, Stefano Grassi, Claudio Leonardi, Antonio L’Abbate, Andrea Pacini, Silvana Salvini, Silvana Sciarra, Piero Tani.

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Polistampa, 2008

A cura di:

Pagine: 296

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 14x21

ISBN: 978-88-596-0324-5

Collana:
I libri della Badia, 11

Settori:

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