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Il rinnegato

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“Egregio Signore, conosciamo il male che grava su Migalli. Lo saneremo non appena avremo un po’ di fondi”.
Così erano passati i secoli.

L’unità d’Italia vista con gli occhi di Giuseppe Prestone, garibaldino e sognatore. Da Migalli, paese lucano di settemila anime, egli tenta la fortuna con la moglie in Argentina, adotta il piccolo orfano Antonio Bonturino e, dopo la morte della consorte, torna al paese natale, “dove l’Africa gli pare più vicina che Roma”. Spesso in carcere per i suoi tentativi di risvegliare i compaesani dall’oppressione, riuscirà nonostante le delusioni a non perdere la dimensione del sogno e a trasmetterla misteriosamente agli altri. Tra ironia e tragedie, Migalli attende.
L’autore presenta il periodo storico dell’Unità di Italia (1861) con tutte le sue contraddizioni e difficoltà, ma soprattutto il quadro sociale di quel Sud unito a un Nord totalmente differente da cui subisce più angherie che benefici. Alla morte di Cavour, la Destra comincia a combattere fortemente il brigantaggio senza curarsi di affrontare la sua causa di fondo, cioè la disperata ribellione di popolazioni contadine contro uno Stato che si distingue dal precedente soltanto per una maggiore pressione fiscale e l’obbligo della leva militare.

In appendice il saggio La questione meridionale di Giuseppe Brancale.

“Egregio Signore, conosciamo il male che grava su Migalli. Lo saneremo non appena avremo un po’ di fondi”.
Così erano passati i secoli.

L’unità d’Italia vista con gli occhi di Giuseppe Prestone, garibaldino e sognatore. Da Migalli, paese lucano di settemila anime, egli tenta la fortuna con la moglie in Argentina, adotta il piccolo orfano Antonio Bonturino e, dopo la morte della consorte, torna al paese natale, “dove l’Africa gli pare più vicina che Roma”. Spesso in carcere per i suoi tentativi di risvegliare i compaesani dall’oppressione, riuscirà nonostante le delusioni a non perdere la dimensione del sogno e a trasmetterla misteriosamente agli altri. Tra ironia e tragedie, Migalli attende.
L’autore presenta il periodo storico dell’Unità di Italia (1861) con tutte le sue contraddizioni e difficoltà, ma soprattutto il quadro sociale di quel Sud unito a un Nord totalmente differente da cui subisce più angherie che benefici. Alla morte di Cavour, la Destra comincia a combattere fortemente il brigantaggio senza curarsi di affrontare la sua causa di fondo, cioè la disperata ribellione di popolazioni contadine contro uno Stato che si distingue dal precedente soltanto per una maggiore pressione fiscale e l’obbligo della leva militare.

In appendice il saggio La questione meridionale di Giuseppe Brancale.

Polistampa, 2007

A cura di:

Pagine: 216

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-0268-2

Collana:
Giuseppe Brancale | Opere complete, 1

Settore: