Scrive Roberta Fiorini: “…tutta la vera arte ha sempre racchiuso in se stessa elementi astratti e reali, così come vi coesistono elemnti classici e romantici, ordine e sorpresa, intelletto e immaginazione, coscienza e incosapevolezza. Questa riflessione, ormai famosa, che Henry Moore espresse nel 1937, ci fornisce una chiave particolarmente pertinente per entrare nel tema della scultura di Giovanni Chilleri. Le linee dinamiche e flessuose che l’artista imprunetino evolve, in un modellato che non ricerca effetti tattili, ma rende protagonista assoluta la forma, impostano nello spazio volumi ambivalenti, al tempo stesso figurali ed informali; fondendo riferimenti antropomorfi e naturalistici, litomorfi, secondo una naturale connessione tra realtà ed immaginario fantastico”.
Contributi di Tommaso Paloscia, Roberta Fiorini, Marcello Guasti, Cristiana Held.
Scrive Roberta Fiorini: “…tutta la vera arte ha sempre racchiuso in se stessa elementi astratti e reali, così come vi coesistono elemnti classici e romantici, ordine e sorpresa, intelletto e immaginazione, coscienza e incosapevolezza. Questa riflessione, ormai famosa, che Henry Moore espresse nel 1937, ci fornisce una chiave particolarmente pertinente per entrare nel tema della scultura di Giovanni Chilleri. Le linee dinamiche e flessuose che l’artista imprunetino evolve, in un modellato che non ricerca effetti tattili, ma rende protagonista assoluta la forma, impostano nello spazio volumi ambivalenti, al tempo stesso figurali ed informali; fondendo riferimenti antropomorfi e naturalistici, litomorfi, secondo una naturale connessione tra realtà ed immaginario fantastico”.
Contributi di Tommaso Paloscia, Roberta Fiorini, Marcello Guasti, Cristiana Held.
Polistampa, 2003
Pagine: 64
Caratteristiche: ill. col., br.
ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 88-8304-612-9
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