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I carabinieri nella vita di Giovanni Spadolini

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Dalla prefazione del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C. A. Guido Bellini: “Il Presidente Spadolini, oltre alle sue passioni per la storia e la politica, aveva una vera e propria ammirazione verso i Carabinieri. Il suo era un sentimento di profondo attaccamento, nato fin dall’infanzia, all’epoca delle scuole elementari, quando, nei suoi disegni, si divertiva a rappresentarli con le loro uniformi. E questo sentimento traspare in modo inconfondibile dalla lettura del libro in ogni sua parte.
Ci sono almeno tre motivi, tutti altrettanto importanti, per i quali il Presidente Giovanni Spadolini nutriva una grande simpatia ed una profonda stima verso i Carabinieri. Innanzitutto perché, da illustre storico quale egli era, li ha sempre visti silenziosi ma presenti testimoni ed attori nel travagliato percorso della storia italiana, dall’epoca risorgimentale fino all’Unità d’Italia e poi attraverso la maturazione degli ideali di democrazia che guidano oggi la nazione.
In quel cammino, egli coglieva con lucida puntualità le loro grandi doti agli occhi della gente e dei governanti: la piena affidabilità, il grande coraggio, il forte equilibrio, il senso di solidarietà e la grande professionalità che sono certamente i valori trainanti dell’Arma, al servizio delle Istituzioni da quasi duecento anni.
Spadolini apprezzava, con particolare riconoscenza, i Carabinieri per lo spirito di servizio che sanno esprimere, senza enfasi, in ogni circostanza nella salvaguardia delle istituzioni e dei cittadini secondo uno stile di vita sobrio e generoso nel quale, come impone la scelta del giuramento, il bene altrui è sempre al di sopra del proprio”.

Introduzione di Cosimo Ceccuti.

Dalla prefazione del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C. A. Guido Bellini: “Il Presidente Spadolini, oltre alle sue passioni per la storia e la politica, aveva una vera e propria ammirazione verso i Carabinieri. Il suo era un sentimento di profondo attaccamento, nato fin dall’infanzia, all’epoca delle scuole elementari, quando, nei suoi disegni, si divertiva a rappresentarli con le loro uniformi. E questo sentimento traspare in modo inconfondibile dalla lettura del libro in ogni sua parte.
Ci sono almeno tre motivi, tutti altrettanto importanti, per i quali il Presidente Giovanni Spadolini nutriva una grande simpatia ed una profonda stima verso i Carabinieri. Innanzitutto perché, da illustre storico quale egli era, li ha sempre visti silenziosi ma presenti testimoni ed attori nel travagliato percorso della storia italiana, dall’epoca risorgimentale fino all’Unità d’Italia e poi attraverso la maturazione degli ideali di democrazia che guidano oggi la nazione.
In quel cammino, egli coglieva con lucida puntualità le loro grandi doti agli occhi della gente e dei governanti: la piena affidabilità, il grande coraggio, il forte equilibrio, il senso di solidarietà e la grande professionalità che sono certamente i valori trainanti dell’Arma, al servizio delle Istituzioni da quasi duecento anni.
Spadolini apprezzava, con particolare riconoscenza, i Carabinieri per lo spirito di servizio che sanno esprimere, senza enfasi, in ogni circostanza nella salvaguardia delle istituzioni e dei cittadini secondo uno stile di vita sobrio e generoso nel quale, come impone la scelta del giuramento, il bene altrui è sempre al di sopra del proprio”.

Introduzione di Cosimo Ceccuti.

Polistampa, 2003

A cura di:

Pagine: 160

Caratteristiche: ill. col., br.

ill. col., br.

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-8304-584-4

Collana:
Biblioteca della Nuova Antologia | Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 9

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