Il calendario presenta 16 opere del Maestro Sergio Scatizzi.
Nato a Gragnano nel 1921, Scatizzi oggi vive e lavora a Firenze. Giovanissimo soggiorna a Napoli per poi passare a Roma, dove si avvicina all’ambiente artistico e conosce Mafai. Del ’36 è il primo soggiorno a Parigi, da dove nel ’38 ritorna stabilendosi a Montecatini. Conosce allora Comisso e nel corso della guerra incontra De Pisis e Morandi. Tornato a Montecatini riprende a dipingere nel ’43, conoscendo Soffici. A Montecatini tiene la sua prima personale nel 1949 ed espone l’anno successivo alla Biennale di Venezia. Dal ’51 frequenta Rosai e si lega a Tirinnanzi, Marcucci, Capocchini, Pregno, mentre si stabilisce a Firenze. Dal ’56 comincia a presentarsi annualmente o quasi in mostre che si tengono in varie città italiane.
Nel 1976 all’Accademia di Belle Arti di Carrara si tiene una vasta antologica e sei anni più tardi Firenze gli dedica una mostra di 200 opere dal 1936 al 1982. Negli anni ottanta e novanta tiene numerose mostre nelle maggiori gallerie italiane e due a Los Angeles. Nel 1977 la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze organizza una retrospettiva delle sue opere “informali” dipinte a cavallo degli anni sessanta.
Il calendario presenta 16 opere del Maestro Sergio Scatizzi.
Nato a Gragnano nel 1921, Scatizzi oggi vive e lavora a Firenze. Giovanissimo soggiorna a Napoli per poi passare a Roma, dove si avvicina all’ambiente artistico e conosce Mafai. Del ’36 è il primo soggiorno a Parigi, da dove nel ’38 ritorna stabilendosi a Montecatini. Conosce allora Comisso e nel corso della guerra incontra De Pisis e Morandi. Tornato a Montecatini riprende a dipingere nel ’43, conoscendo Soffici. A Montecatini tiene la sua prima personale nel 1949 ed espone l’anno successivo alla Biennale di Venezia. Dal ’51 frequenta Rosai e si lega a Tirinnanzi, Marcucci, Capocchini, Pregno, mentre si stabilisce a Firenze. Dal ’56 comincia a presentarsi annualmente o quasi in mostre che si tengono in varie città italiane.
Nel 1976 all’Accademia di Belle Arti di Carrara si tiene una vasta antologica e sei anni più tardi Firenze gli dedica una mostra di 200 opere dal 1936 al 1982. Negli anni ottanta e novanta tiene numerose mostre nelle maggiori gallerie italiane e due a Los Angeles. Nel 1977 la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze organizza una retrospettiva delle sue opere “informali” dipinte a cavallo degli anni sessanta.
Polistampa, 1999
Pagine: 13
Caratteristiche: ill. col.
Formato: 34x48
ISBN:
Collana:
Calendari Polistampa, 4
Settore:
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