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Scrittori e miti totalitari

Malaparte Pratolini Silone

17,85 € 21,00
Qt

Un libro che è un lungo viaggio al termine della notte totalitaria, intrapreso da tre scrittori nei labirinti dispotici del secolo scorso. Esperienza decisiva e inflessibilmente ritenuta dalla memoria, sorgente oscura e feconda. Variazioni interminabili e più o meno enigmatiche nel ricordo e nella fantasia di scrittori-storici di tempi sciagurati, ognuno cn il suo stile. 
Fascismo e comunismo, passioni e inganni, sono al centro dell’inchiesta saggistico-narrativa, la montagna da scavare di Pratolini, l’eterna guerra del Novecento per Malaparte, l’antro clandestino della rivoluzione sociale da cui uscire in salvo in Silone. Storia e politica sempre ritornano come dovere e necessità della testimonianza di un passato insepolto. Etica di acquisizione del vero, analisi narrativa dell’allucinazione e dell’errore, del rimorso e dell’espiazione. Il romanzo storico della politica non può che scontrarsi con la tradizione letteraria nazionale, pronta a interdire gli scrittori di cose e di eventi, mentre l’ostinazione a frugare i ricordi, a aggirarsi fra tombe e reliquie, disturba l’oblio e la rimozione, storiografia di massa nell’Italia contemporanea.

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Un libro che è un lungo viaggio al termine della notte totalitaria, intrapreso da tre scrittori nei labirinti dispotici del secolo scorso. Esperienza decisiva e inflessibilmente ritenuta dalla memoria, sorgente oscura e feconda. Variazioni interminabili e più o meno enigmatiche nel ricordo e nella fantasia di scrittori-storici di tempi sciagurati, ognuno cn il suo stile. 
Fascismo e comunismo, passioni e inganni, sono al centro dell’inchiesta saggistico-narrativa, la montagna da scavare di Pratolini, l’eterna guerra del Novecento per Malaparte, l’antro clandestino della rivoluzione sociale da cui uscire in salvo in Silone. Storia e politica sempre ritornano come dovere e necessità della testimonianza di un passato insepolto. Etica di acquisizione del vero, analisi narrativa dell’allucinazione e dell’errore, del rimorso e dell’espiazione. Il romanzo storico della politica non può che scontrarsi con la tradizione letteraria nazionale, pronta a interdire gli scrittori di cose e di eventi, mentre l’ostinazione a frugare i ricordi, a aggirarsi fra tombe e reliquie, disturba l’oblio e la rimozione, storiografia di massa nell’Italia contemporanea.

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Polistampa, 2002

Pagine: 360

Caratteristiche: cart.

hardcover

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-8304-416-8

Settori: