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Un giro di boa

Navigatori alla scoperta del Passaggio a Nord-Ovest

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Qt

“Una passione per la ricerca e l’avventura così incontenibile che ha portato Ottati a scavare sull’origine di quel nome così particolare, Davis, che si porta dietro con signorile disinvoltura. E scavando, scavando negli archivi polverosi e poi ricorrendo alle tecniche più avanzate di Internet, risalendo il corso dei secoli Ottati è arrivato fino a John Davis, grande navigatore dell’Inghilterra elisabettiana.

Il cerchio era chiuso ma a Davis non bastava. Ha voluto sapere di più su quel nome, scoprendo che suo padre, emigrato giovanissimo a Boston, frequentando la Central library di quella città si era imbattuto in un libro di viaggi scritto da questo navigatore, appassionandosene fino al punto da dare il nome al figlio che qualche anno dopo sarebbe nato in Italia. E come il padre, anche Davis un giorno incontrò un libro: In Patagonia di Chatwin nel quale si citava proprio John Davis.

E siccome sembra che la passione, come un virus benefico, si trasmetta da padre in figlio, anche Davis Ottati fu attratto dalle avventurose vicende del navigatore elisabettiano che nei suoi numerosi viaggi infruttuosamente inseguì il mitico “passaggio a nord-ovest”, fino a quando la morte lo raggiunse nel mar di Malacca per mano dei pirati…

È questa l’origine e la ragione di queste pagine che ci parlano di una storia sconosciuta che ci appartiene, ma che si leggono come uno straordinario libro d’avventure. Perché, in fondo, è l’avventura che interessa a Davis Ottati, archeologo di una storia minore” (Renzo Cassigoli).

“Una passione per la ricerca e l’avventura così incontenibile che ha portato Ottati a scavare sull’origine di quel nome così particolare, Davis, che si porta dietro con signorile disinvoltura. E scavando, scavando negli archivi polverosi e poi ricorrendo alle tecniche più avanzate di Internet, risalendo il corso dei secoli Ottati è arrivato fino a John Davis, grande navigatore dell’Inghilterra elisabettiana.

Il cerchio era chiuso ma a Davis non bastava. Ha voluto sapere di più su quel nome, scoprendo che suo padre, emigrato giovanissimo a Boston, frequentando la Central library di quella città si era imbattuto in un libro di viaggi scritto da questo navigatore, appassionandosene fino al punto da dare il nome al figlio che qualche anno dopo sarebbe nato in Italia. E come il padre, anche Davis un giorno incontrò un libro: In Patagonia di Chatwin nel quale si citava proprio John Davis.

E siccome sembra che la passione, come un virus benefico, si trasmetta da padre in figlio, anche Davis Ottati fu attratto dalle avventurose vicende del navigatore elisabettiano che nei suoi numerosi viaggi infruttuosamente inseguì il mitico “passaggio a nord-ovest”, fino a quando la morte lo raggiunse nel mar di Malacca per mano dei pirati…

È questa l’origine e la ragione di queste pagine che ci parlano di una storia sconosciuta che ci appartiene, ma che si leggono come uno straordinario libro d’avventure. Perché, in fondo, è l’avventura che interessa a Davis Ottati, archeologo di una storia minore” (Renzo Cassigoli).

Polistampa, 2000

Pagine: 64

Caratteristiche: ill. b/n, br.

ill. b/n, br.

Formato: 13x18,5

ISBN: 978-88-8304-204-1

Settori: