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Alessandro Bonsanti

Alessandro Bonsanti

Alessandro Bonsanti nasce a Firenze, giovanissimo dopo aver completato gli studi per lavoro si trasferisce a Milano e per tre anni lavora come impiegato in un istituto bancario cittadino, collaborando nel frattempo alla rivista «La Fiera Letteraria» dove pubblica il suo primo racconto, Briganti in Maremma. Tornato a Firenze entra in contatto con l’ambiente letterario che animava «Solaria» e inizia una proficua collaborazione, pubblicando Racconto militare (1927), La serva amorosa (1929) e I capricci dell’Adriana (1934), editi nuovamente in Racconti lontani del 1962. Nel 1937 Bonsanti assume la direzione di «Letteratura», rivista che raccoglierà l’eredità di Solaria, nel frattempo chiusa. Nel 1941 assume la direzione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux lasciata vacante da Eugenio Montale. Pubblica durante il periodo bellico due libri: Dialoghi e altre prose (1940) e Introduzione al gran viaggio (1944) e dal 1945 al 1947 gli viene dato l’incarico di dirigere il settimanale «Mondo». Altri suoi libri da ricordare sono La vipera e il toro (1955) e I cavalli di bronzo (1956). Negli ultimi anni gli interessi di Bonsanti si rivolgono anche alla politica attiva: si avvicina al partito repubblicano di Spadolini e nel 1983 viene eletto sindaco di Firenze, a capo di una giunta pentapartitica, incarico non portato a termine per la sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1984.

Alessandro Bonsanti nasce a Firenze, giovanissimo dopo aver completato gli studi per lavoro si trasferisce a Milano e per tre anni lavora come impiegato in un istituto bancario cittadino, collaborando nel frattempo alla rivista «La Fiera Letteraria» dove pubblica il suo primo racconto, Briganti in Maremma. Tornato a Firenze entra in contatto con l’ambiente letterario che animava «Solaria» e inizia una proficua collaborazione, pubblicando Racconto militare (1927), La serva amorosa (1929) e I capricci dell’Adriana (1934), editi nuovamente in Racconti lontani del 1962. Nel 1937 Bonsanti assume la direzione di «Letteratura», rivista che raccoglierà l’eredità di Solaria, nel frattempo chiusa. Nel 1941 assume la direzione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux lasciata vacante da Eugenio Montale. Pubblica durante il periodo bellico due libri: Dialoghi e altre prose (1940) e Introduzione al gran viaggio (1944) e dal 1945 al 1947 gli viene dato l’incarico di dirigere il settimanale «Mondo». Altri suoi libri da ricordare sono La vipera e il toro (1955) e I cavalli di bronzo (1956). Negli ultimi anni gli interessi di Bonsanti si rivolgono anche alla politica attiva: si avvicina al partito repubblicano di Spadolini e nel 1983 viene eletto sindaco di Firenze, a capo di una giunta pentapartitica, incarico non portato a termine per la sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1984.

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