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Fernando Casalini

Fernando Casalini

Fernando Casalini è nato a Frassineto (AR) l’8 maggio 1937. Allievo di Alfonso Boninsegni, Oscar Gallo e Venanzo Crocetti, ha conseguito all’Accademia di Belle Arti di Firenze il diploma in scultura, con una tesi sulle proporzioni nella pittura del Quattrocento e del Cinquecento in cui esamina gli schemi geometrico-proporzionali degli insiemi e alcune riduzioni prospettiche. La trattazione venne consultata prima da Varo Cioli, poi dal prof. Luciano Berti – allora direttore del Bargello e successivamente direttore degli Uffizi – il quale lo incaricò degli studi geometrico-proporzionali nella pittura del Beato Angelico. Alcuni di questi grafici sono stati pubblicati ne L’Angelico a San Marco di Luciano Berti (Firenze 1965).
Sempre su incarico del prof. Berti, Casalini procede allo studio dei grafici geometrico-proporzionali e delle ipotesi di ricostruzione di alcune opere di Piero della Francesca, raccogliendo i risultati nel saggio Ipotesi di lavoro sull’opera di Piero della Francesca, pubblicato sulla rivista «L’Arte» nel 1968.
Ha allestito personali alla Galleria Le Colonnine di Firenze (1977 e 1979), alla Compagnia del Paiolo, alla Società delle Belle Arti-Circolo degli Artisti (Casa di Dante), all’Accademia delle Arti del Disegno, alla sede del Gruppo Donatello. Ha inoltre partecipato a varie collettive, come la II e III Biennale internazionale Dantesca di Ravenna (1975 e 1977), e al concorso “Mostra del ritratto contemporaneo” – Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti (Casa di Dante) nel 1979, dove consegue il I premio ex aequo.
Su Casalini hanno scritto Berti, Bettini, De Martino, Mugnone, Pallanti, Saldarelli, Barlezzetti, Hagge, Bellanca, Cinelli, Cerra, Cherubini.
Fernando Casalini è nato a Frassineto (AR) l’8 maggio 1937. Allievo di Alfonso Boninsegni, Oscar Gallo e Venanzo Crocetti, ha conseguito all’Accademia di Belle Arti di Firenze il diploma in scultura, con una tesi sulle proporzioni nella pittura del Quattrocento e del Cinquecento in cui esamina gli schemi geometrico-proporzionali degli insiemi e alcune riduzioni prospettiche. La trattazione venne consultata prima da Varo Cioli, poi dal prof. Luciano Berti – allora direttore del Bargello e successivamente direttore degli Uffizi – il quale lo incaricò degli studi geometrico-proporzionali nella pittura del Beato Angelico. Alcuni di questi grafici sono stati pubblicati ne L’Angelico a San Marco di Luciano Berti (Firenze 1965).
Sempre su incarico del prof. Berti, Casalini procede allo studio dei grafici geometrico-proporzionali e delle ipotesi di ricostruzione di alcune opere di Piero della Francesca, raccogliendo i risultati nel saggio Ipotesi di lavoro sull’opera di Piero della Francesca, pubblicato sulla rivista «L’Arte» nel 1968.
Ha allestito personali alla Galleria Le Colonnine di Firenze (1977 e 1979), alla Compagnia del Paiolo, alla Società delle Belle Arti-Circolo degli Artisti (Casa di Dante), all’Accademia delle Arti del Disegno, alla sede del Gruppo Donatello. Ha inoltre partecipato a varie collettive, come la II e III Biennale internazionale Dantesca di Ravenna (1975 e 1977), e al concorso “Mostra del ritratto contemporaneo” – Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti (Casa di Dante) nel 1979, dove consegue il I premio ex aequo.
Su Casalini hanno scritto Berti, Bettini, De Martino, Mugnone, Pallanti, Saldarelli, Barlezzetti, Hagge, Bellanca, Cinelli, Cerra, Cherubini.

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