Giovanni Domenico, o
Giandomenico, Ferretti (Firenze, 15 giugno 1692 - 18 agosto 1768) fu uno dei
più importanti pittori, sia d’affresco che su tela, del rococò toscano.
Come sua prima commissione importante fu chiamato nel 1720 a decorare il Duomo
di Imola e, nella stessa città, a eseguire le Storie della vita di San Domenico per il convento omonimo. Il suo
impegno più notevole fu la decorazione del soffitto e delle cappelle della
chiesa di Santa Maria del Carmine, a Firenze, alla quale lavorò dal 1755 sino
alla morte nel 1768. Ferretti decorò fra gli altri Palazzo Taddei, Palazzo
Roffia, Palazzo Ginori, Palazzo Rucellai e Palazzo Panciatichi a Firenze,
Palazzo Amati Cellesi a Pistoia, Palazzo Sansedoni a Siena e Villa Flori a
Pescia.
La pittura di genere, molto diffusa nel Settecento, ispirò al Ferretti maturo una
serie di tele con protagonista il personaggio più famoso della commedia dell’arte:
Arlecchino.
Giovanni Domenico, also called Giandomenico,
Ferretti (Florence, 15 June 1692 - 18 August 1768) was one of the most important
painters – both frescoed and on canvas – of the Tuscan rococò.
As his first important commission, in 1720 he was called to decorate the Dome of
Imola. In that city, he also painted the Stories
from the life of San Domenico for the convent of the same name. One of his
most notable works was the decoration of the ceiling and of various chapels of
the church of Santa Maria del Carmine, in Florence, which he worked on from
1755 until his death in 1768. Ferretti also decorated, among the others:
Palazzo Taddei, Palazzo Roffia, Palazzo Ginori, Palazzo Rucellai and Palazzo
Panciatichi in Florence, Palazzo Amati Cellesi in Pistoia, Palazzo Sansedoni in
Siena and Villa Flori in Pescia.
In the 1750s, Ferretti painted a series of theatrical genres featuring Harlequin, the most famous character
of the Comedy of Art.