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Sergio Scatizzi

Sergio Scatizzi

Sergio Scatizzi nasce a Gragnano (Lucca) il 20 ottobre 1921, ma trascorre la giovinezza nella Valdinievole e nella campagna lucchese. Giovanissimo soggiorna a Napoli, per poi trasferirsi a Roma dove si avvicina all’ambiente artistico e incontra Mafai.
Dal 1936 vive a Parigi, per poi tornare a Montecatini (Pistoia) due anni dopo. Proprio nel 1938 inizia a dipingere i primi paesaggi e nature morte; conosce Comisso e nel corso della guerra incontra anche De Pisis e Morandi. Sempre a Montecatini riprende a dipingere nel 1943, facendo la conoscenza di Soffici. Nel 1948 torna a Parigi insieme a Comisso e ad altri amici, e imbattendosi di nuovo con De Pisis.
Tiene la prima personale nel 1949 a Montecatini e l’anno successivo espone alla Biennale di Venezia. Dal 1951, per qualche tempo, frequenta Rosai e stringe amicizia con Tirinnanzi, Marcucci, Capocchini, Pregno, stabilendosi a Firenze. Dal 1956 in poi stringe rapporti con la Galleria L’Indiano, iniziando una fruttuosa collaborazione che lo porta a esporre con frequenza quasi in molte città italiane. Nel 1976 presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara viene allestita una vasta antologica, e sei anni più tardi la Galleria La Strozzina di Firenze gli dedica una mostra comprensiva di ben 200 opere realizzate dal 1936 al 1982. Negli anni Ottanta e Novanta tiene numerose esposizioni sia all’estero (Los Angeles), sia nelle maggiori gallerie italiane. Nel 1977 la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze organizza una retrospettiva delle sue opere “informali” dipinte a cavallo degli anni Sessanta.
A causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è morto nella notte del 1 dicembre 2009 a Firenze,
pochi giorni dopo la chiusura di una grande mostra che Palazzo Pitti gli ha dedicato (Il barocco informale di Sergio Scatizzi).

Sergio Scatizzi nasce a Gragnano (Lucca) il 20 ottobre 1921, ma trascorre la giovinezza nella Valdinievole e nella campagna lucchese. Giovanissimo soggiorna a Napoli, per poi trasferirsi a Roma dove si avvicina all’ambiente artistico e incontra Mafai.
Dal 1936 vive a Parigi, per poi tornare a Montecatini (Pistoia) due anni dopo. Proprio nel 1938 inizia a dipingere i primi paesaggi e nature morte; conosce Comisso e nel corso della guerra incontra anche De Pisis e Morandi. Sempre a Montecatini riprende a dipingere nel 1943, facendo la conoscenza di Soffici. Nel 1948 torna a Parigi insieme a Comisso e ad altri amici, e imbattendosi di nuovo con De Pisis.
Tiene la prima personale nel 1949 a Montecatini e l’anno successivo espone alla Biennale di Venezia. Dal 1951, per qualche tempo, frequenta Rosai e stringe amicizia con Tirinnanzi, Marcucci, Capocchini, Pregno, stabilendosi a Firenze. Dal 1956 in poi stringe rapporti con la Galleria L’Indiano, iniziando una fruttuosa collaborazione che lo porta a esporre con frequenza quasi in molte città italiane. Nel 1976 presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara viene allestita una vasta antologica, e sei anni più tardi la Galleria La Strozzina di Firenze gli dedica una mostra comprensiva di ben 200 opere realizzate dal 1936 al 1982. Negli anni Ottanta e Novanta tiene numerose esposizioni sia all’estero (Los Angeles), sia nelle maggiori gallerie italiane. Nel 1977 la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze organizza una retrospettiva delle sue opere “informali” dipinte a cavallo degli anni Sessanta.
A causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è morto nella notte del 1 dicembre 2009 a Firenze,
pochi giorni dopo la chiusura di una grande mostra che Palazzo Pitti gli ha dedicato (Il barocco informale di Sergio Scatizzi).

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