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Alma Borgini

Alma Borgini

Alma Borgini è nata nel 1939 a Firenze, dove è scomparsa nell’estate del 2012. Laureata in lettere, ha svolto attività critica presso l’università. Insegnante di scuola superiore, si è sempre occupata di attività culturali, con particolare interesse per la letteratura, l’arte, la psicologia, e una profonda attenzione ai problemi sociali. Ha pubblicato raccolte di versi, ricevendo riconoscimenti nazionali e internazionali. Sue poesie e racconti compaiono in significative antologie. È stata attiva in varie associazioni culturali fiorentine (Sguardo e Sogno, Accademia «Vittorio Alfieri») e ha collaborato, con lezioni sulla poesia e la critica contemporanea, a «Novecento», libera cattedra di poesia diretta da Franco Manescalchi.
Alma Borgini è stata una delle poetesse più significative del secondo Novecento, almeno per quanto riguarda l’area fiorentina in cui ha operato e da cui ha tratto ispirazione come spazio-tempo originario della sua scrittura. Formatasi all’alta Scuola di Walter Binni, di cui fu apprezzata allieva, nelle sue opere è sempre presente il lievito dei maestri del Novecento, da Montale a Saba a Caproni, dai quali ha appreso i due segreti che sono alla base della vera poesia (il rifiuto dell’aulicità e la concretezza colloquiale del dire). Questo suo rendere effabile ed affabile un mondo ampio e complesso, che non tradisce la quotidianità da cui insorge, è un pregio raro che va sottolineato perché sottintende la vocazione verso l’altro, la cui evocazione diviene naturale tessitura del canto. Così è in tutti i suoi libri, da Poesie a Cristalli di memoria, da Una notte e lo specchio – un volume articolato in sezioni che ripercorre tutta la sua parabola umana e letteraria, con introduzione critica di Silvio Ramat – a Soffiare sulle acque, fino a quella Ballata scorretta che si distingue dalle altre opere per la struttura poematica e per lo stile composito che permette di unire sulla pagina la storia personale di un arco di tempo molto ampio con quella universale delle donne, e a La rete di Indra in cui il quotidiano si commisura con l’assoluto.

Alma Borgini è nata nel 1939 a Firenze, dove è scomparsa nell’estate del 2012. Laureata in lettere, ha svolto attività critica presso l’università. Insegnante di scuola superiore, si è sempre occupata di attività culturali, con particolare interesse per la letteratura, l’arte, la psicologia, e una profonda attenzione ai problemi sociali. Ha pubblicato raccolte di versi, ricevendo riconoscimenti nazionali e internazionali. Sue poesie e racconti compaiono in significative antologie. È stata attiva in varie associazioni culturali fiorentine (Sguardo e Sogno, Accademia «Vittorio Alfieri») e ha collaborato, con lezioni sulla poesia e la critica contemporanea, a «Novecento», libera cattedra di poesia diretta da Franco Manescalchi.
Alma Borgini è stata una delle poetesse più significative del secondo Novecento, almeno per quanto riguarda l’area fiorentina in cui ha operato e da cui ha tratto ispirazione come spazio-tempo originario della sua scrittura. Formatasi all’alta Scuola di Walter Binni, di cui fu apprezzata allieva, nelle sue opere è sempre presente il lievito dei maestri del Novecento, da Montale a Saba a Caproni, dai quali ha appreso i due segreti che sono alla base della vera poesia (il rifiuto dell’aulicità e la concretezza colloquiale del dire). Questo suo rendere effabile ed affabile un mondo ampio e complesso, che non tradisce la quotidianità da cui insorge, è un pregio raro che va sottolineato perché sottintende la vocazione verso l’altro, la cui evocazione diviene naturale tessitura del canto. Così è in tutti i suoi libri, da Poesie a Cristalli di memoria, da Una notte e lo specchio – un volume articolato in sezioni che ripercorre tutta la sua parabola umana e letteraria, con introduzione critica di Silvio Ramat – a Soffiare sulle acque, fino a quella Ballata scorretta che si distingue dalle altre opere per la struttura poematica e per lo stile composito che permette di unire sulla pagina la storia personale di un arco di tempo molto ampio con quella universale delle donne, e a La rete di Indra in cui il quotidiano si commisura con l’assoluto.

Libri scritti da Alma Borgini