Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori toscani emigrati. Dopo gli studi liceali si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’università e conosce esponenti della cultura francese, come i pittori Braque e Picasso, gli scrittori Apollinaire e Breton, ma incontra anche alcuni scrittori italiani (Soffici, Palazzeschi, Savinio) che di Parigi avevano fatto in quegli anni una seconda patria. Allo scoppio della prima guerra mondiale torna in Italia e si arruola come soldato semplice combattendo in prima linea sul fronte del Carso. La vita di trincea è un’esperienza decisiva per il poeta, che riconosce allora la propria specifica vocazione di scrittore. Negli anni successivi aderisce al fascismo lavorando come addetto culturale all’ambasciata italiana a Parigi. Corrispondente per i giornali «Il Popolo di Italia» e «La Gazzetta del Popolo», accetta nel 1931 la cattedra di letteratura italiana all’università di San Paolo in Brasile. Lì nel 1939 una tragedia sconvolge la sua esistenza: la morte del figlio Antonietto, di nove anni, in un incidente. Tornato in Italia, dal 1942 al 1958 insegna letteratura italiana all’università di Roma e continua la sua attività di poeta e uomo di cultura. Muore a Milano nel 1970. La poesia di Ungaretti è complessa e toccata da molteplici influenze. Col tempo sempre più importanza attribuirà al concetto di memoria, intesa nella sua accezione individuale come in quella derivante dal patrimonio collettivo di sapere cumulatosi nel corso delle epoche.

di Giuseppe Ungaretti