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Simonetta Vespucci

Simonetta Vespucci

Simonetta Cattaneo Vespucci (Genova, 1453-Firenze, 1476) era ritenuta dai contemporanei la più bella donna vivente, tanto da esser scelta da Sandro Botticelli come modella per La nascita di Venere. Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra i quali anche Piero di Cosimo che la ritrasse nel Ritratto di Simonetta Vespucci, dove compare vestita come Cleopatra con un’aspide al collo.
Nata Simonetta Cattaneo, gli storici non sono concordi circa il suo luogo di nascita, se Genova o Portovenere, il cui nome sarebbe leggendariamente legato proprio alla nascita di questa Venere vivente. A quindici anni (1468) sposò Marco Vespucci, un lontano cugino di Amerigo Vespucci e si trasferì a Firenze, dove raccolse l’ammirazione di molti nobiluomini e destò l’attenzione degli artisti. In un torneo cavalleresco svoltosi in piazza Santa Croce nel 1475, Giuliano de’ Medici, rampollo minore della famiglia più importante della città, partecipò perché in lizza vi era un ritratto di Simonetta dipinto dal Botticelli, sul quale era riportata l’iscrizione “La Sans Pareille” (La senza-paragoni), di cui si guadagnò le attenzioni con la vittoria. Pare che da quel momento divennero amanti.
L’esistenza di Simonetta comunque fu una vera e propria meteora fugace, perché solo un anno dopo, il 26 aprile 1476, morì di tisi all’età di ventidue anni.

Simonetta Cattaneo Vespucci (Genova, 1453-Firenze, 1476) era ritenuta dai contemporanei la più bella donna vivente, tanto da esser scelta da Sandro Botticelli come modella per La nascita di Venere. Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra i quali anche Piero di Cosimo che la ritrasse nel Ritratto di Simonetta Vespucci, dove compare vestita come Cleopatra con un’aspide al collo.
Nata Simonetta Cattaneo, gli storici non sono concordi circa il suo luogo di nascita, se Genova o Portovenere, il cui nome sarebbe leggendariamente legato proprio alla nascita di questa Venere vivente. A quindici anni (1468) sposò Marco Vespucci, un lontano cugino di Amerigo Vespucci e si trasferì a Firenze, dove raccolse l’ammirazione di molti nobiluomini e destò l’attenzione degli artisti. In un torneo cavalleresco svoltosi in piazza Santa Croce nel 1475, Giuliano de’ Medici, rampollo minore della famiglia più importante della città, partecipò perché in lizza vi era un ritratto di Simonetta dipinto dal Botticelli, sul quale era riportata l’iscrizione “La Sans Pareille” (La senza-paragoni), di cui si guadagnò le attenzioni con la vittoria. Pare che da quel momento divennero amanti.
L’esistenza di Simonetta comunque fu una vera e propria meteora fugace, perché solo un anno dopo, il 26 aprile 1476, morì di tisi all’età di ventidue anni.

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