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Rembrandt Harmenszoon van Rijn

Rembrandt Harmenszoon van Rijn

Rembrandt Harmenszoon van Rijn nacque probabilmente nel 1607 a Leida, nei Paesi Bassi, da una famiglia tutt’altro che benestante. Frequentò l’Università di Leida, mostrando fin da allora un grande talento per la pittura. Entrò ben presto nella bottega del pittore Jacob van Swanenburgh. Dopo un breve ma importante periodo di apprendistato ad Amsterdam con il celebre pittore Pieter Lastman aprì uno studio a Leida, che condivise con Jan Lievens. Nel 1629 Rembrandt fu scoperto dallo statista e poeta Constantijn Huygens, che gli procurò importanti commissioni da parte della corte reale dell’Aja. Il principe Frederik Hendrik continuerà ad acquistare suoi dipinti fino al 1646.
Ad Amsterdam ebbe numerosi incarichi per la realizzazione di ritratti. Si trasferì presto in quella città, andando ad abitare nella casa del mercante Hendrick van Uylenburg, sposandone infine la cugina Saskia van Uylenburg. Nel 1639 Rembrandt e Saskia si trasferirono a Jodenbreestraat. Fu lì che Rembrandt soleva far posare i suoi vicini come modelli per i celebri quadri che rappresentano scene dell’Antico Testamento. La coppia dovette affrontare diverse difficoltà: il loro figlio Rumbartus morì nel 1635, solo due mesi dopo la nascita, e nel 1638 morì invece, a tre settimane di vita, la figlia Cornelia. Nel 1640 una seconda figlia, anch’essa chiamata Cornelia, morì a neppure un mese di vita. Solo il quarto figlio, Titus, nato nel 1641, riuscì a raggiungere l’età adulta. Ma Saskia morì poco dopo la nascita di Titus. I disegni dell’artista che la ritraggono malata sul letto di morte sono tra le sue opere più commoventi.
Verso la fine degli anni ’40 Rembrandt iniziò con la giovanissima Hendrickje Stoffels una relazione che fu malvista dalla Chiesa Riformata Olandese. Nel 1654 ebbero una figlia, Cornelia. Rembrandt viveva al di sopra dei propri mezzi, comprando opere d’arte (talvolta riacquistando a un prezzo superiore i suoi stessi lavori), stampe e oggetti rari, finendo nel 1656 in bancarotta. Fu costretto anche a vendere la casa, trasferendosi in un’abitazione più modesta nella zona di Rozengracht. Morì il 4 ottobre 1669 ad Amsterdam, e fu sepolto in una tomba anonima nella Westerkerk.

Rembrandt Harmenszoon van Rijn nacque probabilmente nel 1607 a Leida, nei Paesi Bassi, da una famiglia tutt’altro che benestante. Frequentò l’Università di Leida, mostrando fin da allora un grande talento per la pittura. Entrò ben presto nella bottega del pittore Jacob van Swanenburgh. Dopo un breve ma importante periodo di apprendistato ad Amsterdam con il celebre pittore Pieter Lastman aprì uno studio a Leida, che condivise con Jan Lievens. Nel 1629 Rembrandt fu scoperto dallo statista e poeta Constantijn Huygens, che gli procurò importanti commissioni da parte della corte reale dell’Aja. Il principe Frederik Hendrik continuerà ad acquistare suoi dipinti fino al 1646.
Ad Amsterdam ebbe numerosi incarichi per la realizzazione di ritratti. Si trasferì presto in quella città, andando ad abitare nella casa del mercante Hendrick van Uylenburg, sposandone infine la cugina Saskia van Uylenburg. Nel 1639 Rembrandt e Saskia si trasferirono a Jodenbreestraat. Fu lì che Rembrandt soleva far posare i suoi vicini come modelli per i celebri quadri che rappresentano scene dell’Antico Testamento. La coppia dovette affrontare diverse difficoltà: il loro figlio Rumbartus morì nel 1635, solo due mesi dopo la nascita, e nel 1638 morì invece, a tre settimane di vita, la figlia Cornelia. Nel 1640 una seconda figlia, anch’essa chiamata Cornelia, morì a neppure un mese di vita. Solo il quarto figlio, Titus, nato nel 1641, riuscì a raggiungere l’età adulta. Ma Saskia morì poco dopo la nascita di Titus. I disegni dell’artista che la ritraggono malata sul letto di morte sono tra le sue opere più commoventi.
Verso la fine degli anni ’40 Rembrandt iniziò con la giovanissima Hendrickje Stoffels una relazione che fu malvista dalla Chiesa Riformata Olandese. Nel 1654 ebbero una figlia, Cornelia. Rembrandt viveva al di sopra dei propri mezzi, comprando opere d’arte (talvolta riacquistando a un prezzo superiore i suoi stessi lavori), stampe e oggetti rari, finendo nel 1656 in bancarotta. Fu costretto anche a vendere la casa, trasferendosi in un’abitazione più modesta nella zona di Rozengracht. Morì il 4 ottobre 1669 ad Amsterdam, e fu sepolto in una tomba anonima nella Westerkerk.

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