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Nello Rosselli

Nello Rosselli

Sabatino Rosselli, detto Nello, nacque a Roma il 29 novembre 1900 in una famiglia della borghesia agiata ebraica con trascorsi risorgimentali. Nel 1920, insieme ad altri giovani tra i quali il fratello, Piero Calamandrei, Alfredo e Nello Niccoli, fondò il Circolo di Cultura, luogo di libero dibattito e ricerca sotto l’alto magistero di Gaetano Salvemini. Il Circolo venne chiuso d’autorità nel 1925. Studioso di profondi sentimenti liberali, nel 1924 aderì alla fondazione dell’Unione nazionale delle forze liberali e democratiche promossa da Giovanni Amendola, e nel 1925 partecipò col fratello Carlo, Gaetano Salvemini, Nello Traquandi e altri alla fondazione del primo giornale antifascista clandestino «Non Mollare». Continuava intanto la sua attività di studioso testimoniata dalla pubblicazione, tra il 1923 e il 1927 di numerosi articoli su riviste storiche italiane e del saggio “Mazzini e Bakunin”. Il 3 giugno 1927 venne arrestato e condannato a 5 anni di confino a Ustica, ma nel 1928 venne rilasciato, forse perché le sue idee liberali non venivano considerate troppo pericolose dal regime. Tuttavia nell’estate del 1929, dopo la fuga da Lipari del fratello, venne nuovamente arrestato e condannato a 5 anni di confino a Ustica e Ponza. Da qui trasse ispirazione per le pagine più belle del saggio “Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano” che fu poi pubblicato nel 1932. Rilasciato, riprese la sua vita di studioso, con la possibilità di ottenere il passaporto per recarsi all’estero a compiere le sue ricerche. Insieme col fratello, il 9 giugno 1937, venne assassinato a Bagnoles-de-l’Orne e i loro corpi furono ritrovati l’11 giugno. Accanto all’attività di studioso e di antifascista è da ricordare anche quella di pittore di grande sensibilità.
Sabatino Rosselli, detto Nello, nacque a Roma il 29 novembre 1900 in una famiglia della borghesia agiata ebraica con trascorsi risorgimentali. Nel 1920, insieme ad altri giovani tra i quali il fratello, Piero Calamandrei, Alfredo e Nello Niccoli, fondò il Circolo di Cultura, luogo di libero dibattito e ricerca sotto l’alto magistero di Gaetano Salvemini. Il Circolo venne chiuso d’autorità nel 1925. Studioso di profondi sentimenti liberali, nel 1924 aderì alla fondazione dell’Unione nazionale delle forze liberali e democratiche promossa da Giovanni Amendola, e nel 1925 partecipò col fratello Carlo, Gaetano Salvemini, Nello Traquandi e altri alla fondazione del primo giornale antifascista clandestino «Non Mollare». Continuava intanto la sua attività di studioso testimoniata dalla pubblicazione, tra il 1923 e il 1927 di numerosi articoli su riviste storiche italiane e del saggio “Mazzini e Bakunin”. Il 3 giugno 1927 venne arrestato e condannato a 5 anni di confino a Ustica, ma nel 1928 venne rilasciato, forse perché le sue idee liberali non venivano considerate troppo pericolose dal regime. Tuttavia nell’estate del 1929, dopo la fuga da Lipari del fratello, venne nuovamente arrestato e condannato a 5 anni di confino a Ustica e Ponza. Da qui trasse ispirazione per le pagine più belle del saggio “Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano” che fu poi pubblicato nel 1932. Rilasciato, riprese la sua vita di studioso, con la possibilità di ottenere il passaporto per recarsi all’estero a compiere le sue ricerche. Insieme col fratello, il 9 giugno 1937, venne assassinato a Bagnoles-de-l’Orne e i loro corpi furono ritrovati l’11 giugno. Accanto all’attività di studioso e di antifascista è da ricordare anche quella di pittore di grande sensibilità.

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