Mario Graziano Parri

Mario Graziano Parri ha lungamente vissuto a Firenze per dividersi poi tra Roma e Tirli, in Maremma. Poeta, narratore, saggista, curò servizi culturali per la radio. Ha fondato nel 1996 e diretto per Polistampa la rivista «Caffè Michelangiolo», attenta alle voci giovani e ai classici della letteratura non solo italiana e aperta anche alle arti e al cinema.
I suoi primi libri di versi sono Vigilia d’armi, Ali di vetro, Poesia del silenzio, apparsi tra il ’57 e il ’67 e seguiti da altre raccolte tra cui, soprattutto, Se parla la spiga d’estate (1981, premio Dino Campana), Questa è la rosa e qui danza (1982, premio Pisa), Codice occidentale (1983), La notte precedente il nostro futuro (1985, premio Circe-Sabaudia) e, dopo un lungo silenzio, Stella di guardia (2001, premio Giuseppe Giusti), in cui sono raccolti testi del periodo tra il 1996 e il 2000. Per Maurizio Cucchi è questa una delle sue opere più significative: “Il riferimento più verosimile che i suoi testi autorizzano è quello a Montale, anche per movimenti ironici e presenza del correlativo oggettivo, che danno una forte impronta di leggibilità che sempre maschera significati ulteriori. Notevole anche la sua sensibilità (ben presente, del resto, nella sua opera di narratore), per certi aspetti della realtà in mutamento della nostra epoca. A ciò si aggiunga il risalto di versi scritti con controllata emozione in memoria della moglie scomparsa”.
La sua prima prosa è del 1983, la pièce Addio, figliol prodigo. Dell’anno successivo il romanzo La signora del gioco, cui l’Università di Utrecht dedicherà un seminario. Nel 1990 Mondadori pubblicò il romanzo Magenta Petrel che, dice Michele Prisco, conferma “Parri scrittore di singolare qualità come di difficile collocazione critica”. In volume o su riviste sono apparsi i suoi saggi e gli studi critici su Giuliotti, Campana, Prezzolini, Sanminiatelli, Holz, Schnitzler, Blixen, Beckett. Della fine del 2008 è Di gloria e di polvere. Poesie 1957-2007, mentre la raccolta di racconti La cena è alle otto uscì nel 2013 per i tipi di Aragno.

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