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Pietro Porcinai

Pietro Porcinai

Nato a Firenze il 20 dicembre 1910, dopo aver conseguito il diploma di perito agrario lavora in Belgio e in Germania (1928-1929). Tornato a Firenze, dopo un’esperienza di lavoro presso l’Istituto di Agraria di Firenze (1932), lavora con il vivaista pistoiese Martino Bianchi.
Nella sua lunga carriera Porcinai ricevette infatti numerosi riconoscimenti ufficiali all’estero, fra i quali quello dell’Accademia Bavarese di Belle Arti, che nel 1979 lo insignì della massima onorificenza tedesca, l’anello Friedrich Ludwig von Sckell. Vale la pena ricordare come nel 1948 Porcinai fosse fra i soci fondatori dell’IFLA (Federazione Internazionale degli Architetti del Paesaggio) e, nel 1981, figurasse tra i firmatari della Carta del Restauro dei Giardini Storici, conosciuta anche come “Carta di Firenze”, documento di fondamentale importanza per la tutela e la valorizzazione del verde storico, finalmente elevato alla dignità di monumento. Accanto all’attività di progettista, Porcinai svolse anche un’intensa attività di saggista, della quale resta ampia testimonianza nella pubblicistica e, soprattutto, nell’archivio che la famiglia custodisce con dedizione e passione, rendendone possibile la consultazione e la visita da parte di numerosi studiosi provenienti da tutto il mondo.

Nato a Firenze il 20 dicembre 1910, dopo aver conseguito il diploma di perito agrario lavora in Belgio e in Germania (1928-1929). Tornato a Firenze, dopo un’esperienza di lavoro presso l’Istituto di Agraria di Firenze (1932), lavora con il vivaista pistoiese Martino Bianchi.
Nella sua lunga carriera Porcinai ricevette infatti numerosi riconoscimenti ufficiali all’estero, fra i quali quello dell’Accademia Bavarese di Belle Arti, che nel 1979 lo insignì della massima onorificenza tedesca, l’anello Friedrich Ludwig von Sckell. Vale la pena ricordare come nel 1948 Porcinai fosse fra i soci fondatori dell’IFLA (Federazione Internazionale degli Architetti del Paesaggio) e, nel 1981, figurasse tra i firmatari della Carta del Restauro dei Giardini Storici, conosciuta anche come “Carta di Firenze”, documento di fondamentale importanza per la tutela e la valorizzazione del verde storico, finalmente elevato alla dignità di monumento. Accanto all’attività di progettista, Porcinai svolse anche un’intensa attività di saggista, della quale resta ampia testimonianza nella pubblicistica e, soprattutto, nell’archivio che la famiglia custodisce con dedizione e passione, rendendone possibile la consultazione e la visita da parte di numerosi studiosi provenienti da tutto il mondo.