Francesco Berti
Francesco Berti (Pisa, 14 luglio 1904 - Querceta, Lucca, 12 agosto 1980) si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1927 svolgendo fin da allora un’intensa attività nelle associazioni cattoliche. Impegnato nella GIAC e poi nella FUCI ha collaborato ad «Avvenire» e a «Il Carroccio» di Milano e negli anni 1923-24 è stato vicedirettore di «Vita giovanile». Durante il regime fascista svolse attività di avvocato. Nel 1943 fu uno degli animatori dell’organizzazione clandestina del movimento partigiano e politico dei cattolici democratici e tra i fondatori della Democrazia sociale cristiana toscana. Rappresentò la DC nel Comitato toscano di Liberazione nazionale. Per questa importante attività svolta nella Resistenza venne decorato di medaglia d’oro al V.M. Nell’immediato dopoguerra Berti si occupò in particolare della stampa del partito. Aveva già in precedenza collaborato, come redattore, ai due numeri del «San Marco» pubblicati a Firenze da La Pira e Martini, era stato uno dei redattori dei nove numeri del «Popolo» e fra i responsabili della stampa e della diffusione delle pubblicazioni edite in quel periodo dalla DC. Nel 1945 fondò il settimanale «Il popolo libero» che poi diresse. Successivamente fu eletto presidente del Consiglio di amministrazione del «Giornale del mattino». Si sposò ed ebbe tre figli: Paola, Albizo ed Alessandro. È morto il 12 agosto 1980 in Versilia, dove si era trasferito negli anni ’70.
di Francesco Berti