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Franca Frittelli

Franca Frittelli

Vive e lavora in Toscana. Il suo atelier si trova all’interno del bellissimo parco di piazza Garibaldi a Vada, Livorno, a trecento metri dal mare. Avvicinandosi all’ingresso si fanno subito notare alcune delle sue opere in marmo bianco delle Apuane. La Frittelli ha radici artistiche lontane infatti il fratello del nonno paterno era l’architetto-scenografo Virgilio Marchi (1895-1960) uno dei maggiori scenografi italiani dell’immediato dopoguerra, esponente di spicco del futurismo italiano, famoso scenografo teatrale di Anton Giulio Bragaglia, Trenker e Blasetti e cinematografico nei film neorealisti con Rossellini, Vittorio De Sica ed altri. Franca Frittelli proviene dall’Accademia di belle arti di Firenze ed è docente di disegno e storia dell’arte. Dal 1977 al 1982 lavora nel teatro e cinema sperimentale. Partecipa alla costituzione del gruppo d’avanguardia “teatro vita” con il quale lavora prima come attrice, poi come autrice di pieces teatrali. Nel 1980 partecipa a seminari di specializzazione nel settore dello spettacolo. Nel 1984 scrive la piece teatrale “È mio il mondo” autobiografia che contemporaneamente illustra con 50 tavole a tempera e con le quali allestisce l’audiovisivo omonimo. Successivamente si specializza in tecniche della ripresa televisiva e realizza audiovisivi artistici, didattici, culturali per il mondo della scuola e documentari industriali. Dal 1990 si concentra sulla scultura. È attratta dal movimento del corpo umano. Studia danza classica e contemporanea ed inizia infatti una sua personale interpretazione della figura umana traendo frequenti spunti proprio dai grandi ballerini e dalle famose danzatrici. È osservando e comprendendo i movimenti perfetti del grande coreografo Maurice Bejart che crea una serie di grandi, piccole e medie sculture su Romeo e Giulietta. Altre fonti di ispirazione saranno in seguito grandi figure della danza come M. Graham, A. Aley, I. Duncan, M. Cunningham, Forsyte. Dal 1993 partecipa a simposi internazionali di scultura in Italia e all’estero eseguendo sculture monumentali oggi collocate in piazze e parchi pubblici e privati.
Vive e lavora in Toscana. Il suo atelier si trova all’interno del bellissimo parco di piazza Garibaldi a Vada, Livorno, a trecento metri dal mare. Avvicinandosi all’ingresso si fanno subito notare alcune delle sue opere in marmo bianco delle Apuane. La Frittelli ha radici artistiche lontane infatti il fratello del nonno paterno era l’architetto-scenografo Virgilio Marchi (1895-1960) uno dei maggiori scenografi italiani dell’immediato dopoguerra, esponente di spicco del futurismo italiano, famoso scenografo teatrale di Anton Giulio Bragaglia, Trenker e Blasetti e cinematografico nei film neorealisti con Rossellini, Vittorio De Sica ed altri. Franca Frittelli proviene dall’Accademia di belle arti di Firenze ed è docente di disegno e storia dell’arte. Dal 1977 al 1982 lavora nel teatro e cinema sperimentale. Partecipa alla costituzione del gruppo d’avanguardia “teatro vita” con il quale lavora prima come attrice, poi come autrice di pieces teatrali. Nel 1980 partecipa a seminari di specializzazione nel settore dello spettacolo. Nel 1984 scrive la piece teatrale “È mio il mondo” autobiografia che contemporaneamente illustra con 50 tavole a tempera e con le quali allestisce l’audiovisivo omonimo. Successivamente si specializza in tecniche della ripresa televisiva e realizza audiovisivi artistici, didattici, culturali per il mondo della scuola e documentari industriali. Dal 1990 si concentra sulla scultura. È attratta dal movimento del corpo umano. Studia danza classica e contemporanea ed inizia infatti una sua personale interpretazione della figura umana traendo frequenti spunti proprio dai grandi ballerini e dalle famose danzatrici. È osservando e comprendendo i movimenti perfetti del grande coreografo Maurice Bejart che crea una serie di grandi, piccole e medie sculture su Romeo e Giulietta. Altre fonti di ispirazione saranno in seguito grandi figure della danza come M. Graham, A. Aley, I. Duncan, M. Cunningham, Forsyte. Dal 1993 partecipa a simposi internazionali di scultura in Italia e all’estero eseguendo sculture monumentali oggi collocate in piazze e parchi pubblici e privati.

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